End of Light

End of Light

Opsis

2023 - Rock, Psichedelia, Progressive

Descrizione

End of Light è un concept album interamente dedicato al racconto Nightfall di Isaac Asimov (1941). L’opera racconta del pianeta Lagash, illuminato da sei soli, in cui il buio è pertanto sconosciuto. Un’antica profezia sostiene che l’oscurità e la conseguente apparizione delle stelle preannunceranno la fine del mondo: il racconto si incentra sugli ultimi momenti che precedono un’eclissi lunare, quando va spegnendosi la luce dell’ultimo sole e comincia a comparire il primo buio. A terrorizzare i protagonisti è la convinzione, motivata anche dalla profezia, che il buio porti alla follia, inducendo uno stato bestiale e violento in cui il mondo viene dato alle fiamme pur di potersi illuminare. La focalizzazione, interna, è tutta tarata su un giornalista venuto a indagare sulla relazione tra le idee promosse da alcuni scienziati e gli esponenti del Culto della profezia.
L’opera di Asimov si chiude su un finale aperto, anche se orienta l’interpretazione verso esiti apocalittici. Durante lo sviluppo del racconto viene affrontato il tema delle relazioni tra inganno religioso, contingenze naturali e decorso storico. È su questo aspetto che gli Opsis si sono soffermati al fine di rendere a proprio modo Nightfall, e ciò a partire da un approccio progressive sperimentale con venature psichedeliche. La musica del progetto restituisce le atmosfere fantascientifiche della scrittura di Asimov attraverso una proposta votata alla digressione e ai tempi dilungati su ritmi prettamente heavy rock, che non disdegnano tuttavia soluzioni eterogenee e provenienti da altri orizzonti musicali (specie il jazz) in fase di arrangiamento.

Il concept di End of Light sviluppa una vicenda parallela al racconto, pur se ambientata nello stesso momento storico. La prospettiva scelta è quella del popolo di Lagash, una massa che cerca risposte chiare a una situazione dai contorni sfumati e difficili da decifrare. La troveranno non nella pazzia profetizzata dai cultisti e prevista dagli scienziati, ma in una presa di coscienza collettiva di tenore rivoluzionario, in cui il fuoco da segno di morte diventa simbolo di purificazione e rinnovamento.

Il progetto OPSIS

Gli Opsis sono David Montyel (voce), Luca Padalino (basso) e Nico Pagliaricci (chitarra).

La parola Opsis deriva dalla Poetica di Aristotele, e si riferisce al concetto di rappresentazione e alla pratica della messa in scena, momento decisivo del fare artistico, specie nel teatro, e capace di creare una grande forza seduttiva nello spettatore. Al tempo stesso Opsis è il luogo prediletto dalla maschera e dal nascondimento, che nell’intento di coinvolgere lo spettatore cela quello che non vuole mostrare.

“Il progetto Opsis vuole pertanto riflettere sul concetto di maschera e rappresentazione nell’arte così come nella vita di tutti i giorni, su ciò che viene rivelato e ciò che viene nascosto, e sugli effetti che tale azione produce sugli altri e su noi stessi, e sul ruolo che l’inganno e la messa in scena hanno nella buona riuscita di una qualsiasi proposta estetica. È in tal senso che Nightfall, il racconto di Asimov che abbiamo inteso mettere in musica, giocato com’è anzitutto sul concetto di inganno universale e storico, ci è sembrato un perfetto punto d’avvio”.

Credits

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