Descrizione

Questo progetto non è soltanto un album ma una vera e propria esperienza immersiva nel mondo dell' artista.
Dopo oltre 10 anni segna il ritorno di G.Beat (aka Dj Nervo) alla produzione e segna un crocevia per la carriera dei due artisti che si sono riuniti per questa occasione così speciale. Questo album di certo non è un' operazione nostalgia in quanto produzioni , contenuti e linee melodiche sono del tutto fresche ed innovative . La prima traccia "Non parlarmi di Trap" apre il disco con sonorità hip hop . il basso può ricordare vagamente "Puro Bogotà" dei Club Dogo, ed è proprio come se fosse l' inizio di un viaggio in cui l' artista parla della sua vita, dei suoi intenti e afferma la sua volontà di proseguire in un percorso che se pur tortuoso può portare a risultati notevoli, come a voler dire credo in quello che faccio; anche con un pizzico di autocelebrazione senza però mai scadere nel grottesco, il tutto impacchetato con un lessico ormai raro nel panorama musicale italiano . La seconda traccia "Drip" che vede anche la prima collaborazione del progetto è invece una una critica diretta alla scena trap drill o rap che dir si voglia, di questi tempi giudicata senza mezzi termini una pagliacciata da chi davvero vive e ha vissuto in certi contesti. La seconda strofa di Lil' Flame è semplicemente una manata. La terza traccia "Hype Diablo" è senza dubbio una delle più toccanti dell' intero progetto e parla dell' ambiguità e del senso di inadeguatezza quando si vive una vita da artista con tutti i suoi pro e i suoi contro. Un pezzo che parla del senso di far musica e delle sue contraddizioni con mille sfaccettature. E' senza dubbio il pezzo conscius del disco. La quarta traccia "Blessed", invece è il pezzo trap del disco con sonorità che strizzano l' occhio alla trap americana del 2016 e si ricollega alla prima traccia come a voler ribadire che la trap non è solo un genere musicale ma anche uno stile di vita degno di esser raccontato solo da chi davvero lo ha vissuto. E' senza dubbio la "grezzata" dell 'album, che sicuramente ameranno i fun più accaniti del genere . La quinta traccia traccia "Fresh n Clean ", che è anche la Title track rivede la partecipazione di Lil' Flame. In questo pezzo è racchiuso il concept dell' album e cioè il riscatto sociale anche grazie alla musica. E' un pezzo con sonorità più allegre e spensierate, che alleggeriscono un pò il viaggio, come quando l' aereo dopo il decollo raggiunge l' alta quota e si stabilizza sopra le nuvole. Il sesto pezzo "Tutto Ok" probabilmente è la perla del disco. In apertura si sente una linea melodica che può ricordare "White Iverson " di Post Malone per poi passare ad un extra beat in chiave più hip hop ed andarsi a concludere con uno dei momenti più onirici di questa esperienza. C' è poco da dire, è un pezzo che va ascoltato e riascoltato in loop come se non ci fosse un domani. "Goddamn" che vede la partecipazione straordinaria di Matt 'O' cosa è il penultimo pezzo, e ci porta su sonorità che per certi versi possono quasi ricordare "Polka" di Rosa Chemical ,con le sue atmosfere giocose e ritmate che se fossero delle immagini potrebbero sembrare quelle di un circo con tutti i contorsionisti, i trapezisti, i giocolieri e gli sputafuoco ... E' un pezzo pirotecnico, dove gli artisti sfoggiano le loro qualità tecniche a colpi di rime . Senza dubbio il pezzo sfogo dell'album. Che dire... Goddamn!!! In chiusura troviamo "Sipping", il pezzo più sperimentale dell 'esperienza, questo brano può ricordare le sonorità del primo Yung Lean (tra il 2012 e il 2015) di genere cloud rap ... Un viaggio totale, con rime che sembrano quasi banali ma grazie anche alla sublime interpretazione dell 'artista diventano di una profondità ed un'epicità tale, da far venire la pelle d'oca all' ascoltatore . Anche in questo caso si viene catapultati in una dimensione onirica, è la "chillata" dell'album. Buon ascolto

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