OSSI

OSSI

OSSI

2022 - Psichedelia, Garage, Rock d'autore

Descrizione

OSSI - presentazione album
in uscita il 9 settembre 2022
per Snowdonia Dischi / Audioglobe

OSSI è un nuovo progetto di Vittorio Nistri (Firenze) e Simone Tilli (Pisa).
Entrambi militano anche nella Deadburger Factory.

Avvertenza per chi conosce i Deadburger: la musica di OSSI è profondamente diversa.

E tuttavia, risponde anch’essa ad una “questione di cuore” di Vittorio e Simone, le cui principali passioni musicali ineriscono, da sempre, due ambiti diversi.

Il primo è quello nel quale operano i Deadburger, ovvero il rock sperimentale: musica che tende a dribblare gli steccati tra i generi, perché vocata all’ibridazione con input “altri” (elettronica, noise, avant jazz, ecc).

Il secondo è, invece, è un ambito pienamente e orgogliosamente “di genere”: il rock psichedelico (spesso e volentieri colluso col garage rock).
Vittorio e Simone ne sono da sempre insanamente innamorati, per la sua attitudine irriducibilmente storta, e per la sua capacità di coniugare “botta” e visionarietà.


Con OSSI hanno dato via libera a quest’altra loro passione.

Simone e Vittorio hanno iniziato questa avventura anni fa, per proprio piacere, senza porsi obiettivi né darsi scadenze.
Lavorandoci a intermittenza (nei ritagli di tempo dalle altre loro attività) e in segreto (nessuna presenza di OSSI sui social prima dell’uscita del disco), ma sempre con alto tasso di entusiasmo.


Un po’ alla volta, senza fretta ma con costanza, la piantina di OSSI è cresciuta. Oggi è divenuta un progetto definito a 360°, fatto non solo di suoni ma anche di immagini e colori (l’artwork è stato curato quanto la musica).

Adesso è tempo di coming out: Il vinile di esordio uscirà il 9 settembre 2022 per Snowdonia Dischi con distribuzione Audioglobe. E intanto OSSI, che era nato come progetto di studio, è divenuta anche una live band. L’ossi-navicella spaziale è dunque pronta per sbarcare sul pianeta Terra… che, come tocchiamo con mano anche in questo deragliatissimo 2022, si sta facendo più psycho ad ogni anno che passa.

Line-up.
Per la registrazione dell’ellepì di esordio di OSSI, Vittorio e Simone hanno messo insieme un dream team, composto da tre musicisti di culto, per la prima volta riuniti su uno stesso album: DOME LA MUERTE (degli amati Not Moving) e ANDREA APPINO (Zen Circus) alle chitarre, e BRUNO DORELLA (OvO, Bachi da Pietra) alla batteria. Scelti perché pienamente congeniali al sound che Vittorio e Simone avevano in mente.
Il drumming doveva essere contemporaneamente scarnificato e anfetaminico: ideale dunque Dorella, capace di creare un travolgente treno ritmico con un kit che più minimale non si può (solo due tamburi, suonati in piedi, eppure che meraviglia ritmica veniva fuori!).
Per le chitarre, la scelta di Dome era, vabbè, un must: quest’uomo è LA leggenda vivente italiana nell’ambito psych/garage rock! Il suo contributo ad OSSI è stato entusiasmante.
Nella miscela degli Ossi (che si definiscono “cantastorie psichedelici”), c’è anche una componente folk-punk, e Appino è imbattibile nelle ritmiche folk-punk alla Violent Femmes, che caratterizzavano gli Zen Circus ai loro esordi.

Il progetto OSSI non prevede un bassista fisso, ma in tre brani Carlo Sciannameo dei Deadburger ha suonato il basso (rigorosamente acustico, per meglio legarsi alle ritmiche folk-punk).
In altri due brani, è ospite l’armonicista Roberto Pieralli della Mojo Blues Band.

Simone Tilli si è occupato di tutte le voci dell’album (lead, cori, e pure loops vocali catturati con la loopstation), nonché di occasionali interventi strumentali (indicati nelle note dell’album).
Vittorio Nistri si è occupato della parte elettronica (loops, filtraggi, sintetizzatori, campionamenti), e, in generale, della “regia sonora” dell’album. Come tastierista, ha usato soprattutto la tastiera basica del garage rock, ovvero l’organo (prevalentemente – ma non solo - il Farfisa).

L’artwork
è un omaggio al fumetto underground, che fu uno dei grandi veicoli di quella controcultura della quale ci sarebbe bisogno oggi più che mai.
Già la copertina gatefold è una dichiarazione di intenti, riunendo l’arte di due storiche firme della leggendaria rivista Frigidaire (che è stata l’ultimo grande exploit, e probabilmente la vetta massima, del fumetto underground made in Italy). L’indomabile scheletrino della front cover è un fantastico e poco noto disegno del grande Andrea Pazienza, utilizzato con autorizzazione degli eredi. Il logo sulla front cover, e la moltitudine di amabili mostri assembrati sulla back cover o nelle pagine interne del gatefold, sono stati realizzati appositamente per OSSI dal genovese Ugo Delucchi, che di Pazienza fu allievo, e milita ancora oggi nella redazione di Frigidaire.

L’album è corredato da booklet di 28 pagine a colori (con ulteriori disegni di Delucchi), tagliando per il download, inserto con traduzioni in inglese. In omaggio ai comics underground americani dei primi ’70, il formato 25,4 X 17,4 del booklet è esattamente quello, oggi desueto, degli albi originali dei Freak Brothers

L’uscita dell’album fisico (settembre 2022) sarà preceduta dalla pubblicazione, sul Bandcamp di Snowdonia Dischi, di due singoli digitali, “Out Demons Out” (giugno) e “Toy Boy” (luglio).

Ossi è un progetto double face, un trompe l'oeil, che si presta facilmente ad essere frainteso, perché ha la scorza di un tipo e la polpa di un altro.

La scorza è musica di un genere preciso e retrò e ben codificato (garage rock psichedelico): semplice e di impatto immediato (e dunque, apparentemente. non sperimentale), con suoni vintage, e un brio da "good vibrations".

La polpa, per chi se ne accorgerà, invece è tutto il contrario.

La musica si cimenta con un genere preciso per tradirlo, decodificarlo e cercare di portarlo altrove.
Sotto l'apparente semplicità si celano milioni di ore di ricerca e sperimentazione.

I suoni non sono affatto vintage né didascalicamente legati al genere scelto, sia per la densa componente elettronica (che non è mai l'elettronica vintage dei moog spetazzanti o delle tastierone cosmiche, bensì quella contemporanea dei filtraggi e dei loop), sia perché i suoni d'epoca sono mescolati in modi che all'epoca nessuno faceva (esempio: i suoni di Hendrix e Kraftwerk in “Hasta la sconfitta”. All'epoca nessuno mai li avrebbe abbinati, erano due mondi non comunicanti).

E, più ingannevole di tutti, l'apparente brio da good vibrations, che in realtà cela una visione super pessimista della insensatezza nella quale siamo immersi senza via di scampo.

Ma come si fa a trasmettere queste cose in poche righe?

Non abbiamo una risposta e mi rendo conto che comunicati troppo lunghi potrebbero essere un errore (ci mettiamo nei panni dei giornalisti: spesso purtroppo pagati poco o niente, che lavorano con grande passione ma sono sommersi da milioni di uscite discografiche ogni mese e non potrebbero, neanche volendo, dedicare troppo tempo ad una singola uscita).

Per questo motivo, ecco qui il link alla magnifica e ricca presentazione scritta dal gruppo: chi avrà la passione, la curiosità e il desiderio di indagare nel mondo di OSSI, di conoscere i risvolti, i particolari, le idee che stanno dietro al progetto, potrà farlo.

Presentazione, Versione Estesa drive.google.com/file/d/1gV…

Foto musicisti (di Lorenzo Desiati) drive.google.com/drive/fold…

Copertina
drive.google.com/file/d/1Uj…

Libretto interno LP - pdf
drive.google.com/file/d/1S-…

Fumetto - pdf
drive.google.com/file/d/15C…

Foto confezione e artwork
drive.google.com/drive/fold…

COMMENTI

Aggiungi un commento avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia