Our Place In Space

L’omonimo disco d’esordio è un concept-album che racchiude la sua essenza in un viaggio spazio temporale.
Quando alziamo gli occhi al cielo, siamo attirati in modo profondo dalla luna (Moon), è da qui che inizia il viaggio, dal nostro satellite, correndo (Running) verso qualcosa di ancora non definito. Corriamo tutti, a volte per niente, la nostra stessa vita è una corsa e correndo diventiamo consci di quello che va, ma soprattutto di ciò che non va (No More) e che non siamo più disposti ad accettare.
In un salto temporale (TimeLapse) ci ritroviamo catapultati in un'altra dimensione (Alien) alla ricerca di qualcosa di nuovo, un contatto con un essere sconosciuto ma che ci spinge nella giusta direzione. Questa ricerca porta inevitabilmente con sé paure, dubbi e perplessità (Sad), ma di certo la volontà è quella di uscirne più completi e consapevoli di ciò che siamo (I like to).
La percezione che ne diviene è che il viaggio si stia espandendo in due dimensioni parallele, verso l’esterno e verso l’interno. Tanto più il viaggio si espande verso l’esterno, quanto più si estende il viaggio parallelo all’interno di noi. All’infinito.