Descrizione

Noi di Snowdonia siamo felici e orgogliosi di presentare PAOLO ZANGARA "Scusi, dov’è il bar?", suo primo disco solista,
in uscita 24-02-24

Un disco ricco di immagini poetiche, eleganza e bellezza e, al contempo, piena di vita e forza, che prende forma nel 2020.

Le 8 tracce, registrate da Lory Muratti in “the house of love”, sulle suggestive sponde del lago di Monate, vedono la partecipazione di musicisti di grande esperienza e qualità, da Lory Muratti ch oltre ad esserne il produttor presta le sue chitarre in alcuni brani, a Roberto Talamona (pre-produzione e chitarra classica e flamenca), Pier Tarantino (batteria), Francesca Morandi (contrabbasso), Mauro Banfi (pianoforte), Mauro Brunini (tromba, flicorno), Tarcisio Olgiati (sax).

I brani riprendono volutamente la scrittura di un certo cantautorato italiano anni ’60 - ’70, non come esercizio di stile ma per sincero omaggio e ispirazione a quel periodo: le canzoni, ideate e suonate con assoluta modernità, mantengono un sapore retrò che caratterizza l’intero album aprendo così un nuovo corso.

Un non luogo in un non tempo dove Luigi Tenco canta Piero Ciampi che a sua volta canta Sergio Endrigo che canta Fred Buscaglione accompagnati musicalmente dal sestetto e dalla tromba di Chet Baker.

PRESENTAZIONE DELLO STESSO AUTORE:

Maggio 2020, il lockdown è appena finito e all’interno della regione non serve più autocertificazione per gli spostamenti.


Sto guidando di notte in autostrada.
Saranno le due, forse le tre del mattino.


Alla radio un programma jazz che mi rilassa e mi riporta indietro con la memoria a molti anni fa...

“I fall in love too easily" di Chet Baker arriva prorompente ad aprirmi una serie di ricordi mentre la 40° sigaretta della giornata disegna capriole di fumo all’interno del mio furgone che viaggia in direzione casa.


Quella notte, non lo sapevo ancora, stava nascendo il mio primo disco solista “Scusi dov’è il bar?”.

Ricordi in bianco e nero, un po’ offuscati; programmi televisivi fine anni ‘60 inizi ‘70.

Le immagini che si formano nella mia mente si mescolano con l’illuminazione che arriva dai bordi dell’autostrada: lampioni, macchine, autogrill, luci che passano velocemente come i frammenti dei ricordi.

Il pensiero, le sensazioni, le emozioni di quella notte mi rimangono impresse.
Tornato a casa, mentre le prime luci del mattino cominciano a filtrare attraverso le persiane, imbraccio la chitarra e inizio a suonare: sono giri semplici che richiamano atmosfere jazz e il sapore mai perduto della canzone italiana degli anni d’oro.

Continuo a suonare e a scrivere, sono un fiume in piena, le parole mi vengono in modo naturale. Mi sento a casa mia, nel mio mondo: anche se sempre presente non è la nostalgia che mi spinge e nemmeno l’esercizio di stile.

Nascono le mie prime canzoni in bianco e nero, canzoni che parlano di alcool, di donne, di amori complicati che non si realizzano mai, di speranze e delusioni, di critica dell’esistente e di bar.

Nei bar ci si incontra, ci si innamora, si discute, si fanno affari…
Il bar è il mio de-centro sociale preferito.
Non solo, ci si passa la vita nei bar e, nei bar, le cose accadono.

“Scusi dov’è il bar?” è la domanda che esprime una ricerca di socialità, di vita, di scambio e di confronto, di crescita. Parafrasando Voltaire ”Non parlarmi degli archi, parlami dei tuoi bar”.

I MUSICISTI

Decido che, per la prima volta nel mio percorso musicale, non toccherò alcuno strumento: mi affiderò a musicisti esperti che sappiano dare il suono che ho in mente, scelgo soprattutto jazzisti.

La prima persona alla quale mi rivolgo, appena ho del materiale pronto, è Roberto Talamona.
Lui è un amante e profondo conoscitore di questo genere, non è un jazzista ma ha una lunga esperienza come chitarrista.

Con lui cominciamo il lavoro di pre produzione: le canzoni, da chitarra e voce, prendono una forma più strutturata.
Tutto quello che è nella mia testa viene trasferito su computer e, ben presto, abbiamo la prima bozza di quello che sarà il disco. Scelgo i musicisti da invitare a suonare tra i migliori che io conosca nella scena varesina.


Mauro Brunini alla tromba e al flicorno è una sicurezza. Jazzista affermato, ha suonato con vari artisti del panorama jazzistico italiano (Pino Iodice, Paolo Brioschi, Tino Tracanna, Gabriele Comeglio, Emilio Sogna, Alberto mandarini, Paolo Fresu, Dave Douglas, Attilio Zanchi, G. Cazzola, T. De Piscopo...)


Vorrei un sax e la scelta cade senza indugio su Tarcisio Olgiati, anche lui musicista eccelso con una grande esperienza (Johnny Dorelli, Betty Curtis, Luisa Corna, Antonella Bucci, Barbara Berta, Michele Fenati...)

La sezione ritmica è composta da Pier Tarantino alla batteria (Mario Lavezzi, Paolo Meneguzzi, Alex Baroni, Marco Carta, Ricky Martin, Aida Cooper, Ivan Cattaneo...) e Francesca Morandi al contrabbasso (Gigliola Cinquetti, Ian Paice, Don Airey, Eugenio Finardi, Bobby Solo, Francesco Baccini)
Leila Rossi ed Elisabetta Girola prestano le loro bellissime voci per i cori e i controcanti.
L’ultimo che accetta con entusiasmo è Mauro Banfi eccellente pianista appena tornato da Londra.

Dal 2013 collaboro con Lory Muratti, artista poliedrico (scrittore, pittore, musicista, regista
e DJ) e con la sua creatura The House Of Love: collettivo di artisti che produce musica, video, eventi e opere d'arte ma anche studio di registrazione, società di produzione video ed etichetta musicale.

Lory sa che sto lavorando a questa nuova idea, rimane sorpreso dal lavoro e con entusiasmo accetta di produrre il disco.
Si decide di registrarlo in The House Of Love, il suo studio/casa sulle suggestive sponde del lago di Monate.

Lory registra e interviene in alcuni brani in maniera significativa: suona le chitarre elettriche, arrangia e su qualche traccia entra anche nella composizione dando un notevole apporto alla struttura dei brani.

Intanto però tornano nuove restrizioni a causa del Covid.

Trovarsi in studio diventa difficilissimo, non si sa quanto durerà questa situazione. Nuovamente ci sono divieti di spostamenti, di ritrovo, chiudono i negozi, bar e le attività dedite alla socialità. Registrare insieme è un’impresa impossibile.

E, allora, si procede separatamente: batteria e contrabbasso vengono registrati ognuno per conto loro, poi
i fiati, un’altra sessione per il pianoforte, infine i cori.

Il lavoro finale viene poi passato a Giovanni Versari per la masterizzazione.
Ed ecco il disco.

Credits

Artista:...........................................Paolo Zangara
Musica e Testi:.............................Paolo Zangara
Tipo Album:..................................Studio
Durata:..........................................36:32
Tracce:..........................................8
Genere:.........................................Pop/Leggera/Jazz/Canzone d’autore

Produttore esecutivo:....................Paolo Zangara
Produttore artistico:......................Lory Muratti
Pre-produzione:.............................Roberto Talamona
Arrangiamenti:...............................Paolo Zangara - Lory Muratti - Roberto Talamona
Registrazione:................................Lory Muratti – the house of love
Musicisti:.........................................Paolo Zangara - Voce

Roberto Talamona - Chitarra acustica
Lory Muratti - Chitarra elettrica
Francesca Morandi - Contrabbasso
Mauro Banfi - Pianoforte
Pier Tarantino - Batteria
Mauro Brunini - Tromba, Flicorno
Tarcisio Olgiati - Sax
Elisabetta Girola - Cori
Leila Rossi - Cori

COMMENTI

Aggiungi un commento avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia