It means a lot

It means a lot

Passenger Side

2016 - Rock, Alternativo, Alt-country

Descrizione

PASSENGER SIDE: UN VIAGGIO SUL LATO PASSEGGERO DELLA MUSICA

Scendere dall’auto, abbandonare la guida e sedersi dal lato passeggero. Distratti, con lo sguardo perso all’orizzonte, lasciare l’asfalto scorrere sotto le ruote e nel frattempo raccontare, raccontarsi. Nient’altro che questo è Passenger Side: un progetto basato sull’urgenza, non sulla progettualità; disinteressato a dove sta andando la musica e istintivo quanto basta per permettere a cinque musicisti di Verona di percorrere i km musicali necessari a dar vita a un piccolo, prezioso disco di 27 minuti appena.

All’interno degli studi Sotto il Mare di Luca Tacconi, con un approccio molto vicino all’improvvisazione – le canzoni non sono mai state suonate insieme – Simone Marchioretti (Facciascura), Luca Zoccatelli (Vladi Blues Band), Michele Martinelli (Dead Man Watching) e Lorenzo Masotto (Le Maschere di Clara) hanno modellato, colorato e definito note e parole che Mario Vallenari (John Mario, Dead Man Watching) aveva portato loro.
Il risultato di questo incontro è it means a lot, un album di alternative folk carico di elettricità che risente del sound degli indimenticabili anni ’90 impreziosito da sfumature che vanno dal gothic rock (Last Night Alive e l’intro di Black Dawn) al grunge (Black Dawn), dall’indie rock (Pieces/Out) al pop (l’inciso di Devil Said).

It means a lot è il primo tassello di un progetto musicale ancora in fase di definizione che vuole scrollarsi di dosso le tante sovrastrutture che l’esperienza porta inevitabilmente a chi fa musica; Passenger Side è un modo per tornare ingenui, suonare con l’attitudine di chi lo fa per la prima volta prendendo tutto con una leggerezza sconvolgente e allo stesso tempo dannatamente sul serio.

Credits

COMMENTI

Aggiungi un commento avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia