...e non c'è più uno spazio per il calore
credevo che il tormento fosse la passione
sciolgo il nodo avido tra le voci
Il sudore che beve il sapore di corpi insaziabili
Scrivesti con la rabbia i tuoi peccati
Un sorso di veleno non è in un calice
Sto ascoltando assorto i tuoi perchè
Un soffio sul collo la pausa alla mia stabilità
Scorrono i miei occhi per trovare dei fiori
Vivono di sguardi e non più di profumi
Le mani lustre d'oro scuotono gli umori
E tu, non sei più mia...
Ti trovi in un selciato ruvido e selvaggio
Le luci ai bordi della strada
Gli alberi sorvegliano bimbi innocenti
Un trepido pulsare sgretola i miei sogni e gli incubi
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