Biografia Psicosuono

09/12/2018 - 13:46 Scritto da Psicosuono Psicosuono 5
Gli Psicosuono nascono nel 2004 a Paderno Dugnano (MI) su iniziativa di Stefano De Marchi e di Elisabetta Giglioli. Con la collaborazione di vari musicisti che nel tempo si sono alternati nella band, prende vita un progetto rock originale aperto a contaminazioni jazz, blues, funky e classiche, dichiaratamente ispirato all’atmosfera progressive internazionale degli anni ‘70. Il nome “Psicosuono” é evidentemente un neologismo coniato per indicare la volontà della formazione di esplorare – attraverso un suono originale ed evocativo – gli spazi misteriosi e reconditi della psiche e dell’animo umano.

Il gruppo si esibisce in vari club italiani, partecipando anche a numerosi concorsi per gruppi emergenti e festival a livello sia locale che nazionale.

Tra le diverse esperienze della band si ricordano la partecipazione al MEET 2007 (la Fiera degli strumenti musicali di Milano), all’evento-vetrina Music Village 2007 di Montecampione (BS), al Disorder Art Music Festival di Modena 2008 (assieme a Remo Remotti e a Danilo Fatur ex-CCCP), ad alcune trasmissioni televisive tra cui “Music Box”, “3Space”; “No Playback Zone” (PLAY TV, Canale 869 di SKY) “Urban Music”(Telemilano Più Blu Lombardia), alla rassegna “Jazz e Dintorni”, al FIM di Genova (Fiera internazionale della musica) edizione 2015.

E’ in vendita on-line sui maggiori stores digitali mondiali (iTunes, Amazon, Virgin, Napster…) il primo album degli Psicosuono – “AUT AUT” (2008) – prodotto dall’etichetta indipendente svizzera “Ambrosiana” e con Livio Magnini (Bluvertigo, Giorgia, Rezophonic, Jetlag) in veste di Produttore Artistico; l’album (che vede alla batteria Emanuele Luisi ed al basso elettrico Antonello Colamonaco, membri della band dal 2004 al 2011) è in rotazione radiofonica sia in Italia che all’estero- Venezuela, Illinois, Grecia, Brasile, Germania.

Nel 2009 gli Psicosuono hanno girato il loro primo videoclip, “Iride” – diretto dai registi Jacopo Rondinelli e Peppo Bianchessi, con la partecipazione degli attori Alessandro Sampaoli (”Camera Cafè”, “Solo un padre”, “Doppio”), Giorgia Cardaci (”Camera Cafè”, “Raccontami – Capitolo II”, “Pianosequenza”, “Il capo dei capi”) e Clara Dossena (”Una madre”, “La sconosciuta”). Il video è attualmente disponibile sul canale YouTube di Pirames International, l’etichetta digitale che si occupa della vendita on-line dei brani della band. Il video è arrivato tra i finalisti del PIVI 2009 (premio italiano videoclip indipendente).

Il 9 settembre 2013 è stato pubblicato il secondo disco della band, dal titolo “Eta Carinae” (autoprodotto); per questo lavoro gli Psicosuono hanno scelto di offrire al pubblico una doppia versione: in italiano ed inglese.

Le atmosfere ricalcano il sound originale ed eterogeneo del precedente album, ma con una maggiore propensione alle sonorità tipiche del rock e del jazz, con l’aggiunta di strumenti come il sax della sassofonista Betty Accorsi ad arricchirne il già articolato fraseggio. Gli altri musicisti che hanno partecipato alla realizzazione di questo progetto sono: Morena Cappai, Luca Pissavini, Andrea Illuminati, Fabrizio Carriero. L’album viene venduto durante i concerti, su ordinazione o nei maggiori stores digitali mondiali.

Gli Psicosuono hanno nel corso del tempo “sposato” diverse cause sociali, partecipando gratuitamente a concerti contro la mafia, contro la violenza sulle donne, a favore dei lavoratori, di Emergency e per la tutela delle risorse ambientali.

La line-up attuale è composta da: Elisabetta Giglioli (voce solista e cori), Stefano De Marchi (chitarra elettrica ed acustica), Elisa Costanzo (voce solista e cori), Claudio Bellamacina (chitarra elettrica ed acustica), Betty Accorsi (sax e voce solista), Dario Merati (basso elettrico), Andrea Lucchese (batteria).

Alla fine del 2017 è uscito il terzo album della band, intitolato “Metropoli”, registrato in presa diretta e autoprodotto, con la collaborazione del batterista Matteo Severini – disponibile in vendita online sui maggiori stores digitali mondiali, oltre che in copia fisica.

La band ha creato questo concept-album come omaggio alla propria estrazione metropolitana, esaminando alcuni aspetti che universalmente – nel bene o nel male – accomunano i cittadini del mondo.

Oltre ai due singoli “Clochard” e “Blues Ubriaco”, già lanciati anche nelle loro versioni in lingua inglese all’inizio del 2017, altri cinque brani esplorano sentimenti e personaggi, contraddizioni e paradossi, vizi e virtù dei luoghi in cui viviamo – in una fusione di colori, timbri, suoni e musicalità che rispecchiano la poliedricità del vivere nel mondo moderno.

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