Biografia Ravenscry

31/01/2017 - 00:46 Scritto da Ravenscry Ravenscry 2
I Ravenscry sono una band di Milano e Roma fondata nel 2008 ed è composta da 5 membri.
Ecco la formazione:
• VOCE: Giulia Stefani;
• CHITARRA: Paul Raimondi;
• CHITARRA: Mauro Paganelli;
• BASSO: Andrea “Fagio” Fagiuoli;
• BATTERIA: Simone “Simon” Carminati.



2011 - “ONE WAY OUT”


Il primo album “One Way Out” è stato registrato nel 2009 con Simone Mularoni, Simone Bertozzi ai Fear Studio di Ravenna, Dario Ravelli al Suono Vivo di Bergamo, è stato mixato da Fabrizio Grossi alla Sounds Of Pisces di Los Angeles ed è stato masterizzato da Tom Baker alla Precision Mastering di Los Angeles. L’artwork è stato disegnato da Rhett Podersoo.
Il primo singolo tratto da One Way Out, Nobody, è uscito nel 2010 con un videoclip diretto da Salvatore Perrone e ha superato il milione di visualizzazioni su YouTube. Nello stesso anno i Ravenscry hanno affrontato un tour di 2 settimane nel Regno Unito e in Belgio.
L’album è uscito nel 2011 con la Worm Hole Death in Europa e con la The Trip Records in Scandinavia. Nel 2011 i Ravenscry sono stati in tour per 3 settimane in Scandinavia, suonando nelle principali città.
Nel 2012 il primo album è approdato sul mercato del Giappone tramite la Hydrant Music e il video ufficiale di Calliope (diretto da Salvatore Perrone) è stato rilasciato.
Dopo alcuni show in Italia nel 2012 I Ravenscry hanno iniziato a lavorare sul nuovo album.





2014 - “THE ATTRACTION OF OPPOSITES”



Il secondo full length dei Ravenscry, “The Attraction of Opposites” è stato registrato nel 2013 ai Ravenstudio dalla band stessa, è stato mixato da Roberto Laghi ai Bohus Sound Recording di Goteborg ed è stato masterizzato negli stessi studi da Dragan Tanasković. L’artwork è stato curato da Stefano Mattioni ed è stato nominato come “Best Metal Album Covers of 2014” dalla webzine americana PureGrainAudio.com.
Nel frattempo i Ravenscry sono diventati anche una label, per poter avere il controllo su ogni singolo aspetto del loro lavoro. Hanno suonato al PPM Fest come unica band italiana presente nella bill, presentando il nuovo album prima dell’uscita ufficiale e ottenendo un buon feedback dal pubblico.
Il singolo “Missing Words” è uscito sotto forma di video diretto da Salvatore Perrone nell’Aprile del 2014. “The Attraction of Opposites” è stato rilasciato il 27 Maggio 2014, distribuito in tutto il mondo tranne che in Giappone dalla Revalve Records tramite Masterpiece Distribution.
L’album ha raggiunto la posizione numero 6 tra I best seller Alternative Metal su Amazon negli USA.
Nel Dicembre del 2014 I Ravenscry hanno finanziato il nuovo video di “Noir Desire” tramite Musicraiser. Il video, diretto da Matteo Terzoli, faceva parte di un progetto a sostegno della campagna contro la violenza sulle donne. Sempre nello stesso ambito a Marzo 2015 è stato rilasciato anche il video di Alive, in occasione della Giornata Internazionale Delle Donne.
Nel Marzo 2015 i Ravenscry raggiungono la posizione numero 31 nella “Top Metal Tracks” di Spotify con “The Witness”.
I Ravenscry hanno poi fondato la “Ravenscry Japan” e, il 24 Giugno 2015, hanno fatto uscire “The Attraction of Opposites” in Giappone con un DVD special contenente I video ufficiali, in collaborazione con Disk Union.

24 FEBBRAIO 2017 - “THE INVISIBLE”



“The Invisible”, il primo concept album dei Ravenscry, racconta la storia di un viaggio, fisico e interiore. La giovane protagonista Coral, cresciuta in un orfanotrofio, è una bibliotecaria: i libri sono la sua più grande passione, insieme alla fisica. E’ proprio grazie ad un libro che decide di intraprendere il suo viaggio: su di una copertina vede ritratta una foto che raffigura un luogo della sua infanzia e sente improvvisamente la necessità di raggiungere questo luogo, nella speranza di ritrovare le sue origini. Ogni traccia dell’album è un capitolo del lungo viaggio in treno della giovane che, come tutti i viaggi di formazione, rivela insidie e difficoltà, ma è anche prezioso strumento per trovare indipendenza e identità. Coral incontra un compagno di viaggio, un insegnante in pensione inizialmente interessato a raggirarla, ma che si ricrede nel momento in cui si rende conto di quanto la giovane sia speciale. Con una insolita apparente inconsapevolezza, Coral va incontro al suo nebuloso passato senza averne paura, quasi come se non le appartenesse, e in ogni brano dà voce alle sue emozioni, portando con sé l’ascoltatore in una costante tensione curiosa, in un’atmosfera di bizzarra incompiutezza che, solo apparentemente, culmina nell’incontro finale col padre. Le schegge poetiche di storia narrate nelle canzoni si completano con le interviste ai personaggi del racconto contenute nel libretto, vero e proprio vademecum che permette all’ascoltatore di collegare i frammenti e ricostruire un affresco chiaro, insindacabile e brutale: la Verità che cerchiamo è fragile, parziale. La scienza, la religione, persino gli affetti, si sostituiscono ad essa, offuscandola. Il viaggio di Coral termina veramente solo quando nega il lieto fine, disintegra le sicurezze e ci lascia soli, disarmati, di fronte ad una imprevista e raggelante Verità. Il viaggio alla ricerca della Verità è anche quello dei musicisti che hanno voluto realizzare un album dal suono più naturale possibile, in cui la musica accompagna e dà voce alla storia in un incessante movimento di stili e sonorità diverse.
“The Invisible” è stato registrato ai Ravenstudio dalla band stessa, è stato mixato da Roberto Laghi agli Oral Majority Recordings ed è stato masterizzato da Jacob Hansen agli Hansen Studios. L’artwork è stato curato da Mario Sánchez Nevado. La distribuzione fisica è stata affidata a Plastic Head Distribution.

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