V-Device Calling Europe 2012 - Stoner, Rock, Grunge

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Coloro che mettono in scena riffoni muscolosi e voci disperate danno spesso l'impressione di andare a rimorchio anziché provare a dare una scossa al sistema. Tipo i V-Device.

La peculiarità del grunge sta nel fatto che le band che oggi lo suonano vengono trattate alla stregua di metallari espulsi dagli anni Novanta, palesemente sfasati rispetto al corso attuale degli eventi. In più, al di fuori del quartetto Nirvana, Pearl Jam, Soundgarden e Alice In Chains (peraltro quattro modi diversi di intendere lo stesso discorso), coloro che mettono in scena riffoni muscolosi e voci disperate danno spesso l'impressione di andare a rimorchio anziché provare a dare una scossa al sistema. Una situazione paradossale, che colpisce in pieno i V-Device. Non fosse altro per quel cantante e chitarrista che strascica le corde vocali con lo stesso timbro da tenore grunge di Eddie Vedder. Dando l'impressione che abbia fatto i compiti copiando dal compagno di classe più bravo.

Nonostante l'affiatamento e anche una dose di apprezzabile incoscienza nel proporre suoni che le nuove generazioni ignorano con scarso senso della storia e dell'estetica, "Calling Europe" sembra una versione povera di "Vs.". I brani sono energici ma prevedibili, con melodie vocali che vanno esattamente dove ci si aspetta, mentre il resto del gruppo costruisce il suo hard rock standard. Ci sono comunque anche robe interessanti, tipo il vigore punk di "Hush" che asciuga la scrittura del complesso e svecchia le sonorità, oppure la psichedelia di "Waterfall", che sterza bene sul dark anche grazie alla tastiera.

Sia chiaro, non sempre è una colpa ispirarsi palesemente a qualcuno. I Bush, per dire, giocavano a fare i Nirvanini eppure fecero grandi canzoni. Nei V-Device la tecnica c'è, così come si percepisce un talento rock che potrebbe esplodere in futuro. L'attesa è tutta per le prossime mosse.

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La recensione Calling Europe di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-01-20 00:00:00

COMMENTI (14)

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  • onewayticket1 12 anni fa Rispondi

    Ciao, mi sono imbattuto casualmente in questa recensione e nella ridda di botta e risposta tra autori e commentatori, e mi sono incuriosito... Ho ascoltato (per ora) solo la famigerata Hush, presunto pezzo punk, e A question of dice.

    Premetto: sono un musicista, stiamo anche noi su questo sito, e tutto il resto. Parlo per il piacere di parlare di musica, OK? :D
    Premessa bis: sono ipercritico nei confronti dei miei compari di band, perché cerco di essere oggettivo :)

    In effetti mi sembra che la formula sia ben congegnata, gli incastri ci sono tutti. Il lavoro di squadra è visibile.
    Dall'altro canto, è vero che (purtroppo, per fortuna) la voce del cantante è drammaticamente somigliante a quella di Eddie Vedder (uno che apprezzo enormemente), ahimé!

    Si vive la sfortuna (che condivido con voi) di arrivare alle recensioni, buone e brutte, quando si sono passati i 30 e si emerge eternamente... A noi, quando avevamo 16 anni, piaceva il grunge, vabbuò?!? E' normale che dopo molti anni certi echi rimangano incarniti... La mia tragedia si chiama Doors+Soundgarden, la vostra Pearl Jam :D

    Ci sarà sempre un buono o cattivo recensore che dirà "assomigliate a...", ed anche uno sconosciuto come me! La verità la sapete già, e la so anch'io...

    Se il cantante imposta/finge/copia Vedder, meglio cambiare oggi stesso direzione, perché si può essere bravi a piacimento, ma seguendo qualcuno si arriva sempre secondi e mai primi; se invece quella è la sua voce naturale e DAVVERO non è influenzata dalle reminiscenze adolescenziali... Be', allora mi piacerebbe seguire un vostro concerto perché mi divertirei molto e non avrei la sensazione che si finge spudoratamente.

    Insomma, se siete veri siete anche molto bravi e coinvolgenti! Se così non fosse... Avrebbe ragione il recensore?

    Spero di incontrarvi presto su un palco per scambiare due chiacchiere e migliorare i reciproci approcci musicali! In bocca al lupo per tutto!

    Giorgio

  • vdevice 12 anni fa Rispondi

    NAPOLI. Il 2012 musicale si apre denso di buoni auspici. Gli auspi- ci sono confermati dal debutto di- scografico, venerdì, di una delle band più attive e richieste negli ul- timi anni dell’underground napo- letano: i V-Device (nella foto). Il lo- ro album “Calling Europe”, licen- ziato dalla neonata label (anch’es- sa partenopea) “Love&craft” è già destinato a far parlare di se’ prima ancora dell’uscita ufficiale. Undici brani, cantati in inglese, caratte- rizzati da un suono duro e com- patto, smaccatamente hard-rock, testati durante i numerosi live-act che la band ha tenuto in giro. Un sound ed un approccio compositi- vo già così maturi sorprendono per un gruppo all’esordio discografico, e fanno ben sperare. Degne di menzione sono sicuramente la po- derosa title track, che esplode con riff di chitarra dopo un pacato intro, “Asl Style” densa di stop and go adrenalinici in piena tradizione al- ternative rock (vengono in mente i Pearl Jam più ispirati) e le sfuriate stoner di “El Eternal Caravan”. Si percepisce una tensione di fondo che i V-device riescono a control- lare e far convergere in brani me- morabili come Hush, Citizen kane (citazione dal film “Quarto potere” di Orson Welles) ed il singolo “A
    Question of Dice”, già online da circa un mese ed accompagnato da uno splendido videoclip. I V-De- vice riescono a far bene anche quando, con un piglio più pacato, regalano ballad ricche di emozio- ni come “Waterfall” e la struggen- te, in chiusura di disco, “Trying to do it right”. Complimenti quindi ai V-Device, che cominciano l’anno da protagonisti indiscussi della scena alternative nazionale, pun- tando giustamente ad una vetrina internazionale che gli si addice senzaltro. Osservando sulla pagi- na facebook creata ad hoc per i lo- ro fans, che la band ama chiama- re Devicers, balzano all’occhio i nu- merosi attestati di stima prove- nienti da più parti del globo. È que- sta la conferma di quanto sia im- portante puntare a destare atten-
    zione su di sè anche in contesti apparentemen- te irraggiungibili, che di fatto, grazie alla musica, possono apparire dietro l’angolo. Il progetto na- sce nel 2009 grazie alla collaborazione tra tre de- gli ex Primaluce, Davide Verde, Guy Costanzo e Johnny Stones, e Fabius Shiva ex membro dei Totenwagen. I Primalu- ce hanno partecipato ad innumerevoli serate co-
    me finalisti in tutta Italia come, tra gli altri, al “Three Days of Peace and Music”, “Giovani Suoni”, “To- day I’m Rock” e “Rockgame.it”. Se- lezionati quattro volte su cinque per il “Tim Tour”, importante con- test nazionale, da Red Ronnie e poi “Rock Tv”. I Primaluce hanno pre- sentato una puntata di “Database” su Rock Tv e sono apparsi nella tra- smissione “On the Road” sempre della stessa emittente. Altre tra- smissioni televisive e radiofoniche “Demo” di Radiouno Rai, Televo- mero, Telelibera 63. Manca quindi pochissimo al debutto ufficiale per una band che senza dimenticare le proprie radici e le influenze del- la cultura napoletana sa proporre una musica originale ed innovati- va, apprezzabile anche in contesti internazionali.

    DA Il Roma del 18/01/12

  • vdevice 12 anni fa Rispondi

    Tra l'altro voglio sottolineare il fatto che alla fine @feedbaknoise mi ha mandato una mail in cui dice di aver apprezzato. )) Thanks!

  • vdevice 12 anni fa Rispondi

    Grazie Elgranorgo. La cosa che più ci preoccupa è che da 14 anni Rockit dice sempre le stesse cose. E non mi chiedete "perché gliel'hai mandato?"
    Comunque accettiamo anche questa. Thank you Boy!!!!!

  • elgranorgo77 12 anni fa Rispondi

    secondo me sto Manfredi è un inetto!!! e soprattutto da giornalista a pseudo giornalista ti dico che prima di giudicare dovresti Ascoltare. Cosa che evidentemente non hai fatto perché è da incompetente paragonarli ai Pearl Jam... a me non sembra che copino nessuno, avranno di certo delle influenze 90's ma casomai in qualche pezzo potrebbero ricordare i Mars Volta o lo stoner di Kyuss e Fu Manchu... non certo il buon vecchio panorama grunge!!! Detto questo, ti perdono caro Manfredi, perché non è colpa tua se ti hanno dato un lavoro per il quale non sei neanche minimamente portato!!! E magari ti pagano pure!!! Puah... V-Device non vi preoccupate, verrete sicuramente apprezzati da chi ne capisce davvero!!!

  • vdevice 12 anni fa Rispondi

    Qui potete comprare Calling Europe!!

  • vdevice 12 anni fa Rispondi

    cdbaby.com/cd/vdevice

  • vdevice 12 anni fa Rispondi

    Ma vedi tu se a 34 anni mi devo sentir dire di andare a rimorchio da uno che oltre a fare il 'giornalista' fa anche il musicista. purtroppo sono su iPod ma non vedo l'ora di ascoltare la band del nostro giornalista.

  • vdevice 12 anni fa Rispondi

    Avremmo apprezzato meno discorsi sul genere 'morto' grunge e più pareri sulle singole canzoni. Calling Europe e' un concept album , e ci abbiamo lavorato 1 anno. Ed esce oggi. Vorrei postarti una recensione positiva di ieri ma da qui non riesco. E' ovvio che non sai mai in mano a chi vai a finire, ma personalmente noto un' ignoranza di fondo del giornalista sul genere da noi proposto. Ti passo il link in privato! Thanks!

  • utente57088 12 anni fa Rispondi

    V-Device non prendertela con Rockit , si forse loro sono orientati su certa tendenza del panorama rock ma credo che il bravo Lamartina sia stato a suo modo obbiettivo e mai offensivo, accetto con piacere il link ed in bocca al lupo !