Un album sicuramente non di facile ascolto. Il primo pensiero che passa per la testa è un secco NO; le melodie prevedibili, i testi drammatici, e la registrazione non di ottima qualità sviano l'attenzione dai pezzi più meritevoli. Tra questi il primo è "Aspettando te", malinconica sonata che fa trasparire un indiscutibile talento compositivo. I toni sono bilanciati, la coerenza musica-titolo perfetta.
Elettronico e freddo come un quadro futurista è invece "Il tempo delle macchine". Anch'esso strumentale, nasconde tra le note due grandi e palesi ispirazioni tratte da ascolti di grande qualità: Kraftwerk e Alan Parson.
I testi e la musica di "Identità" sono amalgamati tra loro come acqua e olio. "Cercando la luna" ci riesce meglio: un apparentemente scarno motivo assembla in principio pianoforte e voce in modo dissonante, per poi inglobare con inaspettata omogeneità archi e bassi. E' questo che rende il pezzo il più riuscito tra quelli cantati.
Il disco, nel complesso, denota un talento evidente ma male applicato. Musica e voce corrono separati in troppi frangenti. Un lavoro che avrebbe richiesto più cura nei particolari e che lascia l'amaro in bocca.
La top it è la classifica che mostra le band più seguite negli ultimi 30 giorni su Rockit.
Cantautoriale, Alternativo (11022 click)
Punk, Folk, Country (10610 click)
Cantautoriale (10045 click)
Cantautoriale, Punk, Elettronica (9518 click)
Soul, Hip-Hop, Funk (7927 click)
Singoli e album degli utenti, in ordine di caricamento
vedi tutti