Giorgio Li Calzi Autoloop 2000 - Sperimentale, Jazz

Autoloop precedente precedente

Diventa difficile etichettare il genere musicale di Giorgio Li Calzi. Questo particolare trombettista torinese prende spunto dal jazz per colorare la sua musica di elettronica, distorsioni, suoni etnici, dub, canzone d’autore, e quant’altro passi per la sua mente originale e sperimentatrice. I suoni della sua tromba e dei suoi campionatori risultano perfetti per qualsiasi locazione: dalla discoteca al teatro, dalla colonna sonora per immagini cinematografiche o televisive ai villaggi di tribù africane. “Autoloop”, il sesto disco di Li Calzi, risulta così aperto musicalmente che mi sembra troppo limitato definire jazz il suo genere. C’è la canzone d’autore in “La fanette”, in “Lunalanga” e soprattutto il “Il lavoro”, che ospita la voce di Johnson Righeira per un brano che si è aggiudicato il Premio Ciampi nel 1999 quale migliore realizzazione di una canzone di Piero Ciampi. Nel lavoro si uniscono e convivono armoniosamente anche le percussioni ed i ritmi del mondo in “Tubarao de gravata”, in “Misericordia”, in “Mongolian barbecue”, le ipnotiche e suggestive “Bayrtai”, “Haluun elgen nutag”, le danzerecce e tecnologiche “1965” e “Tune hop”. Un disco, insomma, che può piacere anche ai non amanti del jazz e che potrebbe invece far storcere il naso ai puristi del jazz. Ma d’altronde successe la stessa cosa quando un tale di nome Miles Davis diede vita ad una nuova e moderna forma di jazz e sappiamo come è andata a finire…

---
La recensione Autoloop di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2001-06-10 00:00:00

COMMENTI

Aggiungi un commento avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia