Apart Winter fragments 2010 - Post-Rock

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Dalle fucine Finalmuzik ecco giungere lo spoglio panorama autunnale di questo lavoro a firma Francis M. Gri, misuratamente malinconico e ben delineato, sin dall'esiziale schiusa del suo raffinatissimo packaging.

L'opener "Morning Shapes" sembra rasentare le vette agrodolci di certi ultimi Swans, tra reiterazioni elettroacustiche e fondali post elettronici. "Second Motion" è paziente congegno di accumulo post rock, addizione chitarristica ed elettro-wave, scura e scandita con polso fermo. Straniati equilibri melodici tra synth e loop mesmerizzanti per "Crushing Light"; solo per citare alcune luci di questo lunghissimo doppio cd (quasi due ore) che celebra l'amore incondizionato per icone indefettibili di un ventennio di gloria wave - orientativamente l'epoca a cavallo tra i primi ottanta e le relative ultime propalazioni della metà dei 90.

Improntato ad atmosfere di antico retaggio gotico, implementato anche dall'incisivita del violoncello di Martina Bertoni e dalla sinuosità vocale di Lilium, il disco regala nostalgici rimandi al seppiato di Cocteau Twins e alla dilatazione di tali Labradford; presente l'epica lunare di Michael Gira e la rilfessività raffinata a la Giardini di Mirò; dai fondali elettronici di Boards of Canada al gothic di Sex Gang Children.

Infinite tonalità per altrettante smisurate declinazioni di un genere ancora degno di essere indagato, per un progetto di rara finezza espressiva.

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La recensione Winter fragments di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2010-05-21 00:00:00

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