Movie Star Junkies A poison tree 2010 - Rock

Disco della settimana A poison tree precedente precedente

"Melville" (2008), l'esordio delle movie star tossiche piemontesi, bruciava di una rabbia fuori dal comune per gli standard della Penisola. Un incendio che metteva in luce un culto che si stava forgiando in randagi tour tra Europa e Stati Uniti, fatto di un blues scheletrico e sciamanico reso esplosivo dalla voce di Stefano Isaia.

"A Poison Tree" è il salto quantico che il gruppo doveva fare (personalmente attendevo fiducioso, confortato dalla qualità dei singoli degli ultimi mesi): limati eccessi e ridondanze, gli arrangiamenti si sono fatti più fantasiosi, e il mood generale pur rimanendo torbido è più accessibile, oserei dire quasi ballabile ("The Wallnut Tree"), comunque romantico (nella sua accezione ottocentesca, ovvero oscura e sepolcrale), e ancora coralmente ubriaco. Si ascolti il sinistro lamento al chiaro di luna di "Almost A God" o della titletrack, l'incedere maestoso e tribale di "Leyenda Nera" (veramente un pezzo mozzafiato) o la spettrale cavalcata di "Hail": si rimane a bocca aperta davanti ai passi da gigante di un gruppo che, ne sono convinto, di strada da percorrere ne avrà ancora parecchia nell'immediato futuro.

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La recensione A poison tree di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2010-06-09 00:00:00

COMMENTI (3)

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  • bisius 13 anni fa Rispondi

    Due commenti solo, che peccato! Qui c'è tanta zozzeria blues e le capacità per tirare avanti trent'anni almeno. Bellissimo disco, che fa il paio con quello dei Vermillion Sands, e chiude il triangolo coi Mojomatics.

  • davidem 14 anni fa Rispondi

    bravi!

  • rudefellows 14 anni fa Rispondi

    notevole live set al Miami, anche se immagino che i fonici (massimo rispetto) non l'abbiano gradito così tanto! :)
    niente affatto male anche il disco