Mirror Crash Democracy Means Nothing 2009 - Grunge, Crossover, Alternativo

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Quattro pezzi che non trovano spazio nei nostri ascolti, anche se molte cose sono ben fatte.

Apro dicendo che il disco "Democracy means nothing" è erroneamente accreditato ai Mirror Crash, quando in realtà gli autori (sotto lo pseudonimo DUE) sono due ex componenti della sovracitata band. Ciò che ci presentano è un EP di buona fattura, certo non clamoroso.

L'apertura "Maybe" è, come scrivono sulla loro biografia, "un inno alle istanze di cambiamento portate avanti da Jacque Fresco e dal movimento Zeitgeist", dal sound che tutto deve al movimento grunge: sembrerebbe un brano degli Alice in chains cantato da Scott Weiland, se non fosse per un tappeto di tastiere troppo troppo denso di chiara derivazione metal, che tinge il brano di una patina stantia. La successiva "Are you ready?" si sposta su territori più sudisti, ricordando per certi aspetti (per esempio la ritmica del canto) i Tool, senza ovviamente avvicinarsi a ricrearne le atmosfere e le vertigini.

"Maika" è un brano semi-acustico che lascia il tempo che trova, non potendo contare, al contrario degli altri pezzi, su una melodia particolarmente efficace; la canzone è inoltre appesantita sul finale da una coda strumentale, che fa sperare in una bella esplosione, e che invece è troncata inspiegabilmente dopo poche battute. Meglio con la chiusura "Me and you", sempre derivativa e con un testo un poco debole ("Me and you and nothing else / Please don't leave me alone / Stay here tonight": sempre efficace, ma un pochino inflazionato), però decisamente più personale nelle intenzioni.

Si potrebbero trovare tantissimi riferimenti nella musica dei DUE, Staind, Stone Temple Pilots e mille altre band del ventesimo secolo: va bene ascoltare la musica del secolo scorso, ma se fatta dai musicisti del secolo scorso. Adesso siamo in ritardo sul revival grunge, e questi quattro pezzi non trovano spazio nei nostri ascolti, anche se molte cose sono ben fatte.

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La recensione Democracy Means Nothing di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-01-17 00:00:00

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