Butcher Mind Collapse
Night Dress 2011 - Rock'n'roll, Psichedelia, Blues

Night Dress

La merda - di origine ignota - cola dal soffitto direttamente sul rullante, che, percosso violentemente, la fa rimbalzare in faccia ad un predicatore in acido intento a celebrare l'onore e la virtù dell'immondizia infuocata ai suoi piedi. La batteria citata è quella dei - neanche a dirlo - marchigiani Butcher Mind Collapse, che se già con "Sick Sex And Meat Disasters In A Wasted Psychic Land" si tuffavano a bomba dentro un b-movie sceneggiato da Joe Lansdale e diretto da Rob Zombie, ora con "Night Dress" diventano i veri protagonisti della pellicola, tra ammazzamenti e freaks con la salopette.

Il concerto della morte che li vede esibirsi in una catapecchia abbandonata tra le sterpaglie, sfondata dal fumo e dalle luci stroboscopiche installate per l'occasione ma tutt'altro che funzionanti, offre un accompagnamento di spostati entusiasmante: gentaglia tipo Jesus Lizard e Butthole Surfers, Cows e Birthday Party, tutti riuniti in un'orchestra diretta dallo spettro di Captain Beefheart, che, con la collaborazione di Giulio Favero (TDO) e Giovanni Ferliga (Aucan), imbastisce un cataclisma sonoro pieno di malanni.

Il noise rock amplia i suoi confini a dismisura, inglobando sferzate post punk, stratificazioni di matrice acid blues, derive da danza robotica ed attitudine teatrale, in testimonianza di una libertà compositiva che diventa linea guida e meta ultima. C'è pure una buona percentuale di caso, che rende il tutto ancora più vitale.

"Nessuno si muova!": arriva la polizia e blocca il concerto, la pioggia di six pack investe le forze armate, che, vessate, cacciano fuori il cannone ultradistruttivo. Premono il grilletto: esplodono tutti. I resti umani - e non solo - derivati dal boom (o doom) apocalittico si sparpagliano in ogni dove, le autorità li stanno ancora cercando.

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