Signore e signori, ecco a voi un nuovo cd di musica demenziale. In questo caso Elio e le storie tese trovano l’ennesima variante negli accenti ska di “Estate surreale” e nelle immersioni new wave di “Rotterdam, Olanda” (il migliore del lotto con un sax alla Clock DVA), ma in generale non si notano particolari sussulti creativi. I testi a tratti sono divertenti, a tratti solo scemi e in ogni caso trasportano il gruppo più sul piano del cabaret che non su quello della musica.
Che dire, che fare? Ci si potrebbe rammaricare del fatto che il grande Frank Zappa, a fianco di opere geniali che rimarranno negli annali della musica del novecento, abbia anche prodotto una caterva di ciofeche circensi di infimo valore che per ironia della sorte hanno avuto sui posteri una enorme influenza, probabilmente di tipo virale. Ma i rimpianti sono sempre serviti a poco e, l’esperienza mi insegna, anche le sonore stroncature. Quindi sospendo il giudizio in nome di un’evidente chiarezza dei contenuti di questo disco nell’immaginario del lettore.
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La recensione Bella come un odalisco di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2002-03-02 00:00:00
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