Mr. T-Bone
Nothing To Lose 2012 - Soul, Ska, Blues

Nothing To Lose

Reggae inzuppato di ska e rocksteady con lo spirito della Trojan nel cuore

Una stanza poco illuminata da una luce calda, sul piatto gira una compilation della Trojan e un gruppetto di persone lascia il divano per iniziare a ballare mentre una musica dolce come il profumo della marijuana si diffonde nell’aria. E’ un party con gli skinhead in bretelle che si agitano in mezzo alla sala anche se le ragazze presenti sono più interessate ai mods che danzano in maniera decisamente più elegante. A guardarsi attorno si notano però persone di ogni genere e stile che sorridono felici e si lasciano trasportare dal ritmo di questa festa.

Mr T-Bone e i suoi Young Lions mischiano ancora un volta suoni in levare e r’n’r e mettono insieme una miscela composta da ska, reggae e rocksteady guardando più a quello che Hepcat e Slackers hanno costruito negli anni che ai modelli del passato meno recente. Niente di nuovo, “Nothing to lose” è un disco fuori moda e distante dalle presunte tendenze musicali contemporanee, ma si tratta di un album gustoso che saprebbe convincere anche l’ascoltatore che guarda dall’altra parte appena sente parlare di musica ska. La band di Mr T-Bone è in grado di costruire perfettamente quell’atmosfera leggera e delicata che si sparge naturalmente dalle casse dello stereo quando sul piatto gira un vinile ska-reggae fatto come si deve.

Piacevoli gli episodi più in linea col reggae come “Get Free”, “No Secrets” e “Stop Crying Baby” ma convincono anche le variazioni sul tema di “As Seen on TV” o le sfumature rocksteady di “Then I Saw You”. “I Got Lost” è un pezzo semplicemente irresistibile, il biglietto da visita migliore per rendere convincente questo disco, di per sé già perfetto come sottofondo per un party con amici e nello stesso tempo adatto anche per essere ascoltato di prima mattina per iniziare bene la giornata. Qualche episodio sotto la media c’è  soprattutto la retorica un po’ banale di “Next Stop” - e talvolta si ha l’impressione che la voce non riesca a stare dietro a tutti gli strumenti. Difetti che comunque passano inosservati se ci si concentra sulla qualità degli arrangiamenti e si guarda al disco nell’insieme. Bene, avanti così.

Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.