Un ep di nu metal suonato e registrato bene, ma privo di idee originali.
Gli Exalt Cycle sono un quartetto milanese dedito al nu-metal di scuola americana di fine anni 90. "Revelation" è la loro terza release, un ep di 5 pezzi, suonato bene, registrato ai Conquistador Studios di Cleveland, cantato in maniera impeccabile, eppure le canzoni sembrano davvero provenire dal decennio nel quale furoreggiava il "Family Values Tour" dei Korn. Non è facile trovare un'idea originale dentro questo lavoro, nonostante la sua indubbia professionalità e cura dei dettagli.
Le prime note di "Worst Honor" sono lava fusa, sembra di ascoltare un pezzone dei Fear Factory dei bei tempi, con un ritornello che ricorda i Deftones e passaggi chitarristici simil-Korn, mentre il secondo pezzo, "A New Day", sembra una ballad che presto cede il passo alla stessa formula del primo pezzo, come fosse un episodio minore dei Machine Head. "The Passing" ha un buon tiro ed un ottimo groove che presto si stempera nei cliché di genere (cantato sofferto ai limiti della sopportazione in stile Jonathan Davis, passaggi tipicamente Slipknot). Arrivati a "Blackdown", ormai abbiamo ben capito la formula che tiene in piedi questa band e di nuovo ci troviamo di fronte ad un pezzo già sentito, solo che questa volta, oltre al ritornello melodico e all'inciso metal ci sono dei passaggi di hardcore che durano pochi secondi e degli assoli in stile Iron Maiden, per non farsi mancare nulla. Chiude l'ep "Through The Time", senza aggiungere o togliere nulla a quanto già detto.
E' innagabile che questa musica abbia ancora il suo pubblico, soprattutto oltreoceano, dove gli Exalt Cycle potrebbero spiccare in mezzo alla molitudine di band-fotocopia proliferate in questi anni, perchè hanno qualità tecniche invidiabili, ma alla fine dell'ascolto viene da controllare il calendario, assicurarsi che sia il 2013 e dunque pretendere di ascoltare qualcosa di nuovo.
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La recensione Revelations di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-01-28 00:00:00
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