Progetto Panico Maciste in paranoia 2013 - Punk, Pop

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Basterà il rock a sconfiggere la paranoia dei nostri tempi?

Esuberanza e prorompente dinamismo nel rimettere a lucido lo skacore sottoponendolo ad un trattamento al vetriolo capace di accendere il punk con tinte solari, pur rimanendo massiccio. Dichiaratamente ironici e beffardi in stile e costruzione, i Progetto Panico godono di fresca imprudenza nell’approccio e buon temperamento. Ormai confermati da pubblico e critica, scrivono e suonano musica in cui ci si sente benvenuti e impareggiabili amici, ma un po’ in paranoia. Perché di questi tempi si sopravvive alle assurdità ridendo, con un puntiglio di amarezza e sottile malinconia. Dai riferimenti già ampiamente riconosciuti agli Statuto, ai Pan del Diavolo ma anche ai Franz Ferdinand nei cori diretti, per nulla pretenziosi, che incontrano riff orecchiabili e accattivanti, questo disco fa luce dove è ancora buio e smentisce chi considera la band una cometa giovanilistica di passaggio. "Avatar", "Scimmia d’acciaio", "Oh mamma", "I ching", mettono a fuoco un punk-rock scanzonato e festaiolo che fa dimenare natiche e fianchi in maniera indisciplinata. Quarantacinque minuti di musica che colpisce il corpo e i cui testi creano un manifesto programmatico di deliziosa bellicosità. Documento di un’epoca piena di humor, indispensabile antidoto alla paranoia che, per nulla scomparsa ma sempre latente, non fa più paura.

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La recensione Maciste in paranoia di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-08-07 00:00:00

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