Nhenia
Contatto 2013 - Rock, Noise

Contatto

Un recupero filologico della "materia kuntziana". Niente di più.

Non ci fossero stati i Marlene Kuntz, probabilmente la proposta dei Nhenia, concepita così com'è, oggi potrebbe avere un senso. Questo però è quanto pensi al primissimo ascolto, approcciandoti al disco; una volta arrivato alla terza traccia, però, dai un occhio al contatore e realizzi di non essere arrivato neppure a 1/3 del disco, sicché ti metti l'anima in pace e continui, sperando di arrivare alla fine senza l'affanno.

Bisogna mettersi il cuore in pace: quello dei Nhenia è infatti un recupero filologico della "materia kuntziana" (passatemi l'orribile definizione), nello specifico quella plasmata da "Catartica" fino a "Ho ucciso paranoia". Formalmente in "Contatto" ogni tassello è nel posto in cui dovrebbe stare, per cui diventa anche complicato trovare una sfumatura sonora che desti interesse nell'ascoltatore. Ci si aspetterebbe, prima o poi, persino un errore (tipo una distorsione fuori posto), e invece tutto suona come da manuale.

Un vero peccato, perché il terzetto romano padroneggia la materia ma alla resa dei conti (quando il contatore segna la 12esima traccia) non raggiunge neppure una striminzita sufficienza. Continuino pure, ma da queste parti - spiace per loro - la dozzina che ci han propinato rasenta la noia più assoluta.

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