A volte va discretamente. Altre volte no.
Le Corriere Della Sera avallano una tendenza che, storicamente, ha mescolato di tutto, buone idee e luoghi comuni. Come il classico sloganismo dalla rima semplice e dalla presa facile di certo folk politicamente impegnato. Non a caso, le coordinate sono quelle lì: ritornelli da cantare a tutta forza su una base strumentale che un po’ ammicca alle sonorità da Primo Maggio e un po’ flirta (non troppo bene) con roba più pop. A volte va discretamente: “Parole Crociate” parte reggae e poi cresce con un guizzo rock interessante, rovinato però da un assolo finale pleonastico. Altre volte va proprio male: “Poncho” è un velleitario tentativo di mescolare i Modena City Ramblers e Negrita, con un testo che è tipico di quelli che hanno tanto da dire e non riescono a trovare le parole giuste. Nel mezzo, c’è anche spazio per “Devolution”, ballata scheletrica per voce e chitarra dal ritornello stile Vasco Brondi (“Scopriremo che nessuno scudo fiscale ci potrà salvare”). C’è da lavorare.
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La recensione LE CORRIERE DELLA SERA di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-09-11 00:00:00
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