Otto 'P' Notri Senza pelle 2002 - Sperimentale, Pop, Alternativo

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Ricordo bene che tempo addietro il collega Sherwood si era sperticato in lodi parlando del promo di questo lavoro, facendo persino venire al sottoscritto ‘l’acquolina in bocca’ in attesa che la band fiorentina trovasse qualche major disposta a pubblicare il disco.

Così, invece, non è stato, finché la concittadina Stoutmusic non ha deciso di provvedere direttamente; le 12 tracce totali vengono perciò raccolte in “Senza pelle”, godendo anche della produzione artistica di Paolo Benvegnù. Eppure, ad essere sinceri e prima di leggere i credits, avremmo giurato che in questo caso il titolare del ruolo non poteva essere altro che Marco Parente, viste le incredibili affinità - vocali e di stile - con il cantante David Bindi e, più in generale, con tutto il gruppo.

Similitudini a parte, il quintetto ha confezionato un album che non presenta sbavature, ma che al contrario mostra un ensemble potenzialmente vincente. Ciò perché il lavoro sulla scrittura dei pezzi è oggi più ‘centrato’, quasi che i Nostri abbiano abbracciato definitivamente la forma-canzone, perdendo di conseguenza le sfumature lo-fi che caratterizzavano la prova precedente. C’è insomma una contaminazione maggiore col pop - sicuramente più di quanto finora abbiano fatto intravedere - e un approccio meno obliquo nella costruzione dei testi. Quasi sempre, quindi, liriche di indubbio fascino, tranne che nel caso di “Testimoni di Genova”, un po’ retoricamente costruita sui noti fatti accaduti nel luglio 2001 nella città ligure, ma poco incisiva per i concetti che di fatto vuole esprimere. Cosa in sé paradossale, visto che gli Otto ‘P’ Notri scelgono il messaggio diretto piuttosto che i giri di parole; in questo tentativo, però, (s)cadono nello ‘sloganistica’, sicché il risultato finale non convince appieno.

L’altra nota, non necessariamente negativa, è legata alla scelta di certi arrangiamenti, tali da non rendere facilmente collocabile, in base a schemi pre-ordinati, il genere scelto dalla formazione. Il che però non intacca minimamente l’idea di omogeneità alla base di tutta la produzione, a significare che i cinque hanno già raggiunto la fase di maturità. Ma ancora manca loro qualcosa - il famoso quid - affinché gli si possa concedere in toto la fiducia.

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La recensione Senza pelle di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2003-01-14 00:00:00

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