Rainbow Bridge James and the Devil 2013 - Rock, Psichedelia, Blues

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Un tributo originale e intelligente al dio mancino della chitarra. E non storcete quel naso.

I tributi in generale sono materia difficile da trattare, molto inflazionata e in alcuni casi delicatissima: avvicinarsi alla musica di mostri sacri, personaggi che hanno rivoluzionato e forgiato generazioni intere può provocare vere e proprie crisi mistiche o orrori musicali. Assistiamo quotidianamente alla prolificazione di cover band e tributi vari che affollano le pizzerie dei locali (spesso davvero poco musicali) dei nostri paesini senza aggiungere nulla di nuovo e, soprattutto, senza vivere la musica.

Il trio pugliese che all’anagrafe risponde al nome di Rainbow Bridge è fortunatamente una piacevole eccezione. Con quel nome altro non potevano essere se non un tributo a Hendrix, e “James and the Devil” racchiude nove dei più celebri brani rivisitati per l’occasione. Che cosa rende un disco di cover una piacevole eccezione?
Sicuramente non la scelta dei brani, canonici e non ricercati, ma l’approccio personale, l’amalgama sonora, le atmosfere contrastanti e le innovazioni apportate in punta di piedi senza esagerare. Il trio utilizza il contrabbasso e questo ci regala momenti di archetto polverosi e vibranti come nell’intro di Foxy lady, le tentazioni acide della scuola psichedelica più old school si accoppiano a virate completamente acustiche dal vissuto unplugged con una forte connotazione live.
Questa è una delle caratteristiche preponderanti del trio: il disco è interamente registrato in presa diretta generando un reale wall of sound che trasuda vitalità in ogni segmento. Splendida la versione di Spanish Castle of Magic che di colpo gioca con i Led Zeppelin di "Kashmir", accattivante e sentita la versione di Manic Depression dove ancora una vola l’archetto aggiunto al contrabbasso regala un senso di pienezza e notturno fumante.
Sono consapevole che i fedelissimi storceranno il naso e molti bolleranno l’operazione come inutile, ma “James and the devil” merita davvero più di un ascolto intelligente.

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La recensione James and the Devil di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-07-03 00:00:00

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