373°K Lontano 2013 - Rock, Pop, Rock d'autore

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Gruppo rock che rischia poco e finisce con ottenere risultati banali

I bolognesi 373°k escono con il loro secondo album dal titolo “Lontano”. 12 tracce, tutte in italiano e tecnicamente ben registrate ma col problema di avere troppe, evidenti e forti influenze musicali del passato. Gli arrangiamenti prendono moltissimo da tutto il filone soft rock italiano anni '90, quello di Ligabue, Timoria e Negrita, che se all'epoca poteva piacere ed essere gradevole all'ascolto, ora è logorato dal tempo e poco interessante. Se in “Non c'è più tempo per voi” provano a fare il verso a “Personal Jesus” dei Dephece Mode, in “Le ali” sembrano avere preso spunto dai Bud Spencer Blues Explosion, ottenendo comunque, in entrambi i casi, un risultato mediocre. Anche nei testi, dove si filosofeggia sui vari temi esistenziali della vita, i 373°k hanno un approccio distaccato, freddo e privo di personalità quasi da sembrare finto.

L'impressione è quella di una band che nella forma prova ad essere rock, ma che nella sostanza non prova minimamente a mettersi in discussione proponendo qualcosa di veramente proprio, anche prendendosi il rischio di sbagliare. Una pigrizia artistica che non giustifica affatto il nome della band, 373°k che, come dicono, dovrebbe rappresentare il livello di temperatura dei loro cervelli. Manca una vera spinta creativa.

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La recensione Lontano di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-01-21 00:00:00

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