dai margini dai margini 2013 - Punk, New-Wave, Indie

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Rock con più di un debito verso i Diaframma. Le idee ci sono ma vanno migliorate

Punk rock a nervi scoperti, immaginario lo-fi e brani tirati. Basso, batteria, chitarra e voce: le parole e il sound di "Dai margini" hanno uno stile naif che può inserirsi nel solco del punk-wave italiano anni '80, quello di Federico Fiumani e dei suoi Diaframma, per intenderci.

"Cerco solo tempo per costruire, cerco solo tempo per non morire" recita il pezzo d'apertura che dà il nome all'album e al gruppo: è il manifesto di un disco che parla di luoghi alienati, di amori deludenti e di solitudine. Fantasmi di una generazione vive tra un "passato che non muore mai" ("Ghost in Town"), un presente vissuto ai "margini" e un avvenire di incertezze ("I ragazzi in pelle nera", "Segni" , "L'era glaciale") ma anche qualche piccola speranza ("Le luci di questa città").

C'è da sperimentare certamente una produzione migliore, e i testi andrebbero curati meglio, qualche ingenuità c'è. Ma il gruppo è sulla buona strada, le idee ci sono, l'urgenza di esprimerle pure. Aspetto il prossimo disco.

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La recensione dai margini di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-05-13 00:00:00

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