404 è un EP che ricorda vagamente gli anni '80 con spunti malinconici e riff graffianti
Voci doppie, assoli, cavalcate a charlie aperto, open-chords e altro ancora: "404" è un EP che ricorda vagamente gli anni '80. “Crisis”, che tuttavia ha un arrangiamento e melodie decisamente più moderne, apre il sipario in maniera suggestiva e delicata: i riverberi riempiono le casse in maniera completa ma quasi impercettibilmente (ottimo mixaggio) per poi incrementare il ritmo e sfociare in cavalcate e riff hard rock. Invece "Insomnia” e “Leave the shit behind” martellano l'ascoltatore riproponendo un hard rock che tuttavia possiede un fondo di nostalgia, innervato nelle terzine della batteria e nella schematicità con cui operano le chitarre.
Risulta interessante la voce, molto adatta al genere che i File Not Found vanno formando, in un limbo tra il melodico e l'aggressivo. Bisogna altresì dire che la carica espressiva delle corde vocali di Leonardo, tese quasi sempre ad impersonificare ciò che i testi in inglese menzionano, deve trovare più punti di fuga' e diversificarsi maggiormente nei diversi ambiti che le tracce vogliono rappresentare, il rischio è di risultare alla lunga ridondante: col “marchio di fabbrica” ci siamo, non esageriamo però. “Words Bite”, ammiraglia dell'album, conclude l'esordio in maniera ottima. Se è vero che le “parole mordono”, beh, le ritmiche dell'intro e del ritornello sbranano.
"404" è senza dubbio un valido disco d'esordio che necessita di essere calibrato in alcuni ambiti, segnando tuttavia la strada giusta da intraprendere.
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La recensione 404 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-03-28 00:00:00
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