Claude Cambpell & The Headlines Good sixtie pop 2003 - Rock, Psichedelia, Pop

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Senza dubbio una delle proposte musicali più atipiche del panorama underground nostrano quella di Claude Cambed ed i suoi Headlines, attraverso la quale riescono quasi alla perfezione a ricreare le atmosfere poppish dei primi 60’s.

Con una copertina ed un look presi in prestito da qualche album dei Monkees di Davey Jones, i cinque ragazzi lombardi musicalmente omaggiano a modo loro il surf-pop dei Beach Boys pre “Pet Sounds” ed i Beatles in generale (ma con un occhio al periodo psichedelico), senza cadere nel kitsch o nella pura nostalgia. Le canzoni sono piccoli gioielli di un periodo irripetibile, flash piacevoli e divertenti, suonati con sapienza e cura in ogni particolare a partire dall’ottimo booklet con tanto di spiegazione di ogni brano e foto in bianco e nero. Tra le tracce, quelle che rendono meglio l’idea di “Good sixtie pop” vanno sicuramente menzionate “Sunchild” (che sembra uscita dalla penna di McCartney…), la cinematografica “Not forever, Mr. Bond”, “Dinky doo rock” (che riporta al periodo “Let it be” dei Fab 4) e quella “Supertronic” dal sapore glam stardustiano di forte impatto. Ascoltare per credere!

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La recensione Good sixtie pop di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2003-04-09 00:00:00

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