RGBand RIGHT NOW 2014 - Rock'n'roll, Jazz, Blues

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Fanno musica come si faceva una volta, alla faccia del digitale e della tecnologia. Per gli amanti del roots rock, un disco da ascoltare

Nei primi anni 80’s sono uscite una serie di band che rifiutavano il sound nascente di quegli anni per orientarsi verso uno stile vintage anni '50, '60, dando vita a un genere "nuovo": il roots rock. La RGBand non fa parte di queste band anagraficamente ma si ispira a pieno a quell'approccio di rifiuto delle tendenze musicali del proprio periodo per rifarsi a qualcosa che sta più nelle proprie corde. La loro musica è un mix di blues, rock, un pizzico di ska, latin e New Orleans R'n'B. Per realizzare questo album dal sapore internazionale, i quattro musicisti sono stati proprio a New Orleans ad ascoltare cosa suonano oggi da quelle parti. Il risultato sono queste nove tracce (più una versione acustica): sette brani originali scritti in inglese più due cover.

"Right Now" ci riporta indietro nel tempo, donando alle nostre orecchie i suoni ancestrali del blues. Come nella traccia di apertura "Bunch Of Stuff" un vero manifesto di intenti della band, un modo per chiarire subito cosa l'ascoltatore troverà in questo disco e cosa potrà aspettarsi: riff di chitarra ripetitivi e sincopati, assoli di armonica in pieno stile blues e ritmi serrati che fanno muovere il piede. Poi arriva la raffinata "Dog Me Down" dove la voce di Riccardo Grosso (voce e armonica) la fa da padrone, e il sound della band si arricchisce di una nuova sfumatura più raffinata e suadente. Il disco va avanti veloce senza tanti fronzoli e si fa ascoltare con piacere per tutte le dieci tracce, attraverso lunghi assoli e pezzi tirati, che forse però  risultano un po' troppo simili fra loro. Fra le altre segnaliamo la bella "High Water", anche in versione acustica, tutta sorretta dall'arpeggio della chitarra di Stefano Pagotto, una canzone dall'andamento ipnotico che va concludendosi lenta come il calare del sole.

Suonato perfettamente dagli ottimi musicisti della RGBand, "Right Now" è registrato tutto in presa diretta, senza sovrancisioni, come si faceva una volta, e, a detta della band, così si deve fare quando si suona il blues: "per registrare l'energia del momento, fermare quello che succede nel preciso istante in cui succede"

Un disco non per i più forse, ma destinato agli amanti del genere (fra i quali va annoverato Quentin Tarantino, appassionato di roots rock tanto da rilanciare qualche vecchio successo di questo genere inserendolo come colonna sonora dei suoi film) ma che può avvicinare le orecchie meno esperte a un ripasso della storia della musica per capire da dove nasce ogni genere che oggi va per la maggiore.

 

 

 

 

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La recensione RIGHT NOW di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-11-23 22:00:00

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