Elettronica tipo carta da parati.Resta sullo sfondo ma non puoi non vederla
Ho un sussurro nell'orecchio che mi inquieta e mi seduce al tempo stesso, così potrebbe essere sintetizzato questo ep composto da 3 pezzi, 2 remix (di cui uno un autoremix) dello stesso pezzo e un inedito scritto e pensato e concretizzato come fedele trasposizione in musica dell'artwork realizzato da Bruno Armeni. Il pezzo remixato in questione è "That Moment" contenuto nell'uscita precedente dei Lips Against the Glass, "Vivid Colour", del 2012, che per essere chiari è stato accolto da molti, con ragione, come un gran bel disco.
Si tratta di elettronica tipo carta da parati di quelle vistose, nel senso che tutti gli elementi presenti nella stanza saranno poi importanti e interessanti, ma l'occhio in fondo ha difficoltà a staccarsi da quella texture che fa diventare l'ambiente così forte. I battiti del remix degli stessi Lips Against the Glass sono glitch e idm, Pantha du Prince da qualche parte, con quei suoni registrati a scandire il tempo. Quello che rimane è ipnotizzante, angoscioso e dannatamente efficace nel farti comunque muovere la testa. Secondo atto, entra in scena Bodwan che invece bada soprattutto alla parte più da club e verso il secondo minuto ti fa proprio alzare dalla sedia col sorriso, soprattutto perchè mi son ricordato di essere comunque in casa mia e non sulla pista a ballare con le mosse imbarazzanti che m'appartengono. In mezzo, come dicevamo, un brano studiato per un artwork, una trasposizione musicale di immagini, che rende perfettamente l'idea delle pennellate in musica.
È sempre più difficile spiegare questa musica che vive di cose astratte, idee, emozioni, aria rarefatta, di fatto finisco l'ep con un certo langurino. Aspetto il secondo disco vero, intanto grazie per l'aperitivo, molto gentili.
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La recensione That Moment -Remixed- di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-07-16 00:00:00
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