Andrea Tich Una cometa di sangue 2014 - Cantautoriale

Una cometa di sangue precedente precedente

Andrea Tich, disco doppio e tanta voglia di raccontarsi addosso.

Che di storie da raccontare ne avesse, e anche in abbondanza, si era capito sin dai tempi di “Siamo nati vegetali”, il disco che, nel 2010, riportò sulle scene Andrea Tich dopo oltre trent’anni di latitanza. Più di 75 minuti di musica distribuiti in quindici canzoni, un flusso di coscienza emotiva da tirare fuori, un’urgenza espressiva che finalmente riusciva a trovare una via di uscita.

Con “Una cometa di sangue” si va oltre: il disco è doppio e da raccontare ce n’è e come. Tich ne approfitta per parlare di affettività, di amori e di uomini, barcamenandosi tra delusioni, estasi, nuvole nel cielo, strade da percorrere, sole, spiagge, finestre da aprire. Il suo è un linguaggio semplice e diretto e se a volte il rischio è di sconfinare nel melenso (i testi di “Star con te” e “Farfalla fluorescente” sembrano uscire da un ipotetico dialogo tra fidanzatini di Peynet), i tentativi di evocare sentimenti, tormento e passione emotiva possono definirsi riusciti. Racconti racchiusi in gabbie stilistiche ben definite, con un ampio uso di synth ed elettronica usata senza risparmio. Il che delinea una certa linea di continuità con “Siamo nati vegetali”, anche se questa volta gli arrangiamenti risultano forse un po’ più freddi, cupi e meno immediati. Per dire: in “Comete di sangue” manca un pezzo facile come “Entra piano”, ma a una minore accessibilità corrisponde comunque una qualità in grado di assestarsi su standard più che accettabili. Merito di brani dalla forte intensità, maturi (incursioni di Peynet a parte…), interpretati da una voce corposa e calda. E poi tanto di cappello per la conclusiva “Il posto”, strumentale dotato di un valore aggiunto: la dedica a Claudio Rocchi, che nel lontano 1978 produsse “Masturbati”, il primo Lp di Andrea Tich. Già, fino a quando qualcuno ricorderà gli eroi della nostra musica, sconfinare nel melenso sarà un rischio risibile.  

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La recensione Una cometa di sangue di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-11-17 00:00:00

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