The Moregunfield The Moregunfield 2014 - Rock, Blues, Garage

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Coraggio a pacchi

È una curiosa miscela di blues trascinato e garage quella dei Moregunfield, band pugliese che è tutta citazionismo, lingua madre e uno strano tanfo di club americano. “Morganfield”, la traccia di apertura, porta il nome del leggendario figlio di Muddy Waters, oltre che quello di una catena di ristoranti di succose bistecche, e ironicamente è su questa immagine che porta lo scenario.
Data la base timbrica a schiaffoni di chitarre infuocate e sezione ritmica che tira sempre un pelo indietro, a rendere il tutto ancora più muscolare, i Moregunfield sanno farsi ora più stoner (“N. P.”, “La lupa”), a tratti folk – sempre americano, dio non voglia (“Il sale”). Si sente un retaggio dei primi Black Keys, ma la sostanza è molto più blues. A tutto ciò, aggiungeteci il coraggio spudorato di cantare in italiano, testi anche questi molto americani, e che del tutto inaspettatamente funzionano anche così, un po' predicati un po' ghignati in italiano.
D'altronde “Mettiti in fila anche tu / Chiedi e ti sarà dato / Con quei soldi potrai comprare quel che vuoi / Ne esci un uomo nuovo quand'eri disperato” che ha di pericolosamente diverso da “Get in line man / Ask and you shall receive / With that money you can buy whatever you want / You'll be a new man even if you are desperate”? Servono solo, appunto, il coraggio e la credibilità per dirlo. I Morengunfield il coraggio ce l'hanno, sta a loro ora costruire una credibilità forte intorno a tutta questa carne al fuoco.

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La recensione The Moregunfield di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-02-10 00:00:00

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