Simone Piva & i Viola Velluto SP&iVV 2015 - Rock, Alternativo, Alt-country

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Un disco interessante con alcune brillanti intuizioni. Bravi, ragazzi.

Parte benissimo questo disco: l'apertura affidata a "Scimmia" é semplicemente esplosiva, un rock virato punk concentrato in poco più di 3' che ricorda da vicinissimo le sonorità dell'ultimo Polar For The Masses. Sicché, lo confesso, mi ero esaltato non poco, confidando che il resto dell'album mantenesse questo standard.

Cosa che, purtroppo, non succede e sarebbe anche scorretto dare la colpa alla compagine guidata da Simone Piva. "SP&iVV" segue infatti un canovaccio diverso rispetto alle mie aspettative: il sound è molto più ricco di sfumature, grazie alla scelta di arrangiare alcune canzoni utilizzando anche i fiati (le bellissime "Dobar Dan Zagabria" o "Dimmi qual è il tuo segreto" sono perfetti singoloni pop, meno "Italia far west"), la fisarmonica e il contrabbasso, superando quindi la classica formazione voce/chitarra/basso/batteria.

In entrambi i casi la formula comunque funziona, per il semplice fatto che, nonostante le inevitabili influenze (gli Estra, i primi Verdena, gli Afterhours, i Ministri), i Viola Velluto mostrano di avere personalità. C'è ancora da mettere a fuoco alcuni testi, a tratti fin troppo vicino alla dimensione didascalica ("Cronaca di una fine annunciata", "Baby Londra", "Italia far west") e che, sostanzialmente, compromettono la buona riuscita di quelle specifiche tracce.

Però, alla fine dei conti, averne di altri dischi così nel 2015.

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La recensione SP&iVV di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-01-21 00:00:00

COMMENTI (1)

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  • hell.fo.3 9 anni fa Rispondi

    Li ho visti ieri dal vivo. Simone ha un carisma devastante!
    Il disco è bello, ma in concerto sono a dir poco eccezionali.