Chilafapuliska Antica Terra Del Dubbio 2015 - Ska, Reggae, Alternativo

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Sarebbe facile liquidare un disco ska che viene da una band con un nome così. Ma sarebbe un errore. Così come sarebbe un errore promuoverlo, però

Sarebbe molto, molto facile liquidare un gruppo che fa ska e che porta uno dei nomi più brutti della storia della musica italiana. Sarebbe facile perché per molti oggi sparare sullo ska è sparare sulla croce rossa, soprattutto su un certo tipo di ska, quello "all'italiana", alla Vallanzaska, per intenderci.

Ma i Vallanza sono uno dei pochi gruppi di quel filone - ormai quasi estinto - ad aver prodotto diverse cose di valore e, se hanno deciso di metterci il marchio (Maninalto!) accogliendo i vastesi Chilafapuliska nella propria etichetta, qualche motivo potrebbero averlo trovato.

Un buon riff di fiati, per esempio, qualche intuizione ritmica, un cantato che si regge bene. Elementi che qui si trovano principalmente in tre brani: "Wake up" (uno ska-swing con influenze Trojan), "Panna e fragola" (che applica bene la lezione dei Mad Caddies) e il rocksteady "Se domani", a cui il timbro soffice della guest Lene fa fare un notevole salto di qualità.

Anche "Ain't nobody here but us chickens" si lascia ascoltare con piacere, sottolineando la maggior familiarità del cantante con l'inglese, mentre al contrario nei brani in italiano (ad esempio "Killer monetari") l'effetto è quello delle feste dei licei anni Novanta: e forse c'è un motivo se ora i ragazzini sono passati all'hip hop.

Lo stacco, a livello vocale, si avverte distintamente nella già citata "Se domani", ma sono altri pezzi dell'album a tradire, di volta in volta, quando la poca originalità ("Antica terra del dubbio", "Honolulu Jamaica") quando il poco gusto nello sviluppo di certe idee ("Tiki bam bam" e "Boing"); le contaminazioni promesse nella bio, poi, ottengono solo l'effetto di incasinare l'insieme, evitando di rado l'impressione di essere buttate lì.

Tirando le somme, e ricollegandoci al discorso iniziale, bocciare sbrigativamente questo disco dei Chilafapuliska sarebbe un errore. Ma altrettanto lo sarebbe promuoverlo: diciamo, dunque, che l'esame di riparazione potrebbe arrivare con il prossimo disco.

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La recensione Antica Terra Del Dubbio di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-05-14 00:00:00

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