Fading Rain Winter Ballads - EP 2015 - New-Wave, Gotico, Dark

Winter Ballads - EP precedente precedente

Darkwave satura di convulsioni post-punk che non oltrepassa la soglia del revivalismo domestico. Gotica nostalgia canaglia.

A questo giro vi basterà combinare il nome della band + titolo ep + logo in b/n stile Lacrimosa per guadagnarvi un’anteprima piuttosto veritiera di ciò che andrete ad ascoltare. In uno slancio di anti-solarità estrema i brindisini Fading Rain noleggiano il tenebroso, quanto conturbante, immobilismo dell’inverno per inscenare le loro “ballate”, attingendo a piene mani all’immaginario decadente degli anni ’80 più oscuri.

Refrattario anche al minimo barlume di originalità / personalità “Winter ballads” altro non è che l’affettuoso omaggio di una band nostalgica ai propri beniamini, molto probabilmente gli stessi che sono immortalati sugli immancabili poster affissi in sala prove: e, fino a prova contraria, su quei poster troneggiano i Siouxsie & The Banshees, UK Decay, The Chameleons, Litfiba, Christian Death, Bauhaus e molti altri ancora, tutti con la loro gelida teatralità, le loro chitarre taglienti e i bassi ossessivi che gridano “novembre” da ogni singolo accordo (“Fading rain” rimane in tal senso il pezzo più rappresentativo del lotto).

Pronipoti di una darkwave satura di convulsioni post-punk (citare i Joy Division ormai non fa più neanche notizia) i Fading Rain non oltrepassano la soglia del revivalismo domestico, per di più penalizzato da una pronuncia oltremodo ruspante dell’inglese e da una voce spesso fuori fuoco e poco caratterizzata.

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La recensione Winter Ballads - EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-05-29 00:00:00

COMMENTI (4)

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  • antobel71 8 anni fa Rispondi

    Fermo restando che non sono obbligato a conformarmi a ciò che scrivono gli altri rimane il fatto che, fondamentalmente, delle recensioni altrui non mi frega un granché. Quelle che ha potuto leggere, caro Amadeus75, sono le mie personalissime impressioni d'ascolto, dunque opinabili per quanto frutto di decenni (almeno tre!) di ascolto totalizzante del genere, peraltro da me sviscerato più volte anche all'interno di alcune trasmissioni radiofoniche. E comunque, concludo, quando lei obietta, con un italiano un po' discutibile, "e altro non si chiedeva a questo gruppo di cui il progetto ruota in questo" non fa altro che confermare il senso della mia recensione. Che poi, alla fine, la recensione non è neanche negativa.

  • Amadeus75 8 anni fa Rispondi

    Invece rimarca in toto il genere.. e altro non si chiedeva a questo gruppo di cui il progetto ruota in questo!...tra l'altro ho letto altre recensioni ben più lusinghiere ,lodando anche la pronuncia.. vedo invece questa recensione un po astiosa...confusa e affrettata...facendomi dubitare anche il fatto che lei segua il genere...

  • antobel 9 anni fa Rispondi

    Ho recensito come ho recensito perché, guarda caso, si tratta proprio del mio genere preferito. Fanne tesoro.

  • joejulia 9 anni fa Rispondi

    sii gentile... ma per favore se non ti piace il genere non dovresti recensire