Gunash Same Old Nightmare 2014 - Progressive, Grunge, Alternativo

Same Old Nightmare precedente precedente

Un album rock per nostalgici

Rock classico e grunge fatto da un trio "chitarra, basso e batteria", più un po’ di hammond. Le dodici tracce del disco dei torinesi Gunash suonano così. L’inizio è etnico-mediorientale con “Israfel”, che diventa subito un pezzo rock strumentale dal gusto retrò, mentre il cantato arriva con la ballata “Graveman”, seconda traccia dell’album. In “Kannibal Orkids”, “Paper Dolls” e il pezzo di chiusura “Weathercock” c’è l’hammond di Rami Jaffee, già tastierista per The Wallflowers e Foo Fighters. “Underwater” ha un piglio punk e un ritornello coinvolgente mentre “Born in Spring 2” vira apertamente sull’elettronica. Le tracce scorrono con arrangiamenti articolati, assoli, effetti, cambi di ritmo e passaggi anche potenti, che dal vivo hanno probabilmente un buon effetto sulla platea.

La tecnica del gruppo è buona, le parti cantate sono migliorabili e la produzione è ben fatta, per un disco che è stato registrato a Los Angeles. L’impegno della band nel creare un concept album, raccolto attorno al tema del senso della perdita, è apprezzabile; a ogni brano infatti la band ha attribuito un significato e un messaggio precisi. In futuro però bisognerà puntare a realizzare un prodotto che si distingua come unico nel mondo del rock, creando qualcosa di veramente originale e immediatamente riconoscibile. Altrimenti si rischia che i propri lavori restino materiale per nostalgici del rock, molto apprezzati da addetti ai lavori e critici musicali e poco notati dal pubblico.

---
La recensione Same Old Nightmare di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-01-18 00:00:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia