Mambassa Non avere paura 2015 - Pop rock

Non avere paura precedente precedente

La band torinese mischia quello specifico gusto per il pop inglese con una certa tradizione neo-cantautorale italiana

Li avev(am)o persi di vista i Mambassa. Anzi, a dirla tutta, li avevo relegati ad un ricordo del secolo scorso, come se non esistessero più. Scopro invece che nel 2016 è di fatto il ventennale della loro carriera, avendo mosso i primi passi nel 1996 ("Si mettono a bazzicare a Torino per convincere Max Casacci a produrre il loro demo, e con quella acerba collezione di sei brani inediti su cassetta ottengono un risultato inatteso: un contratto discografico con Claudio Cecchetto").

Da allora non solo ne è passata di acqua sotto i ponti ma anche 6 album (a cadenza non proprio regolare) prima di arrivare a "Non avere paura", un disco che ci consegna una band molto diversa da quella che conoscevo dai tempi di "Mi manca chiunque" del 2002 e del (brutto) disco omonimo di due anni dopo. Insomma, il classico processo di metamorfosi - del quale, a essere sinceri, ho perso alcune tappe - che include persino un live celebrativo registrato all'Hiroshima Mon Amour del 2010.

Sicché il primo approccio a questa manciata di pezzi risulta leggermente traumatico, avendo come unica connessione con il passato la voce e l'interpretazione di Stefano Sardo. Essendo cambiate praticamente tutte le coordinate da me conosciute, solo col tempo e gli ascolti emerge la giusta chiave di lettura, ovvero il fatto di essere di fronte a un disco di pop, né più né meno. Vengono in mente i Coldplay dei primi due lavori, quelli che scrivevano canzoni spoglie di sovrastrutture, pensando esclusivamente alla melodia.

La band torinese mischia quindi quello specifico gusto per il pop con una certa tradizione neo-cantautorale italiana, per cui è facile percepire echi di Max Gazzé piuttosto che di Niccolò Fabi in alcuni frangenti. A volte succede si lascino andare, cedendo a soluzioni fin troppo facili, soprattutto nel testo ("Il centro dell'universo"), ma a ben vedere si tratta solo di alcuni passaggi isolati e non di singoli brani.

A conti fatti, "Non avere paura" ci restituisce i Mambassa in gran forma, inaspettatamente bravi a plasmare la forma canzone senza strafare. Che abbiano trovato la loro dimensione ideale?

---
La recensione Non avere paura di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-03-10 09:30:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia