Un tuffo fra dark e oscurità.
La prima volta che ho ascoltato "Etere", il primo ep dei Nebulae, ero a farmi una passeggiata a parco Sempione in una giornata di Sole eppure dopo venti secondi mi ha assalito una sensazione di buio e intimità; un'oscurità calda, come quella che si prova quando ci si sigilla sotto le coperte armati di computer in una giornata di pioggia. La direzione artistica del gruppo è chiara fin dal principio; basta dare un occhio alla copertina, alla grafia, ai colori che la compongono e si ha subito la certezza di essere sul punto di addentrarsi in un disco duro e senza troppi compromessi. E così è. "Orbit in the air" prima e "Mister X" poi, sono concentrati fra stoner e metal allo stato puro. Le composizioni del gruppo sono estremamente spigolose e suonate benissimo sia stilisticamente che soprattutto tecnicamente. Si prosegue con la più pacata "Save Yourself" dove spiccano arrangiamenti ben curati e solidi. A chiudere tutto "Paranormal time" che non abbassa il tiro e la potenza sonora dimostrata nelle precedenti tracce.
Ad ascolto concluso il lavoro del gruppo che, nell'ultimo periodo ha dovuto affrontare anche un paio di cambi di formazione, risulta comunque solido e deciso, delineato al massimo e figlio di idee chiare e capacità tecniche ad un livello molto alto. Chiarissima nelle composizioni della band l'influenza di band anni '90. Un gruppo dal quale hanno preso sicuramente molto sono i Tool; dai suoni di chitarra e della batteria, alla struttura stessa dei pezzi, ascoltare per credere la prima parte di "Save Yourself" che fa forse troppo da ombra alla gigantesca "Lipan Conjuring" (10.000 Days) della band americana. Vista la grande capacità tenica dei musicisti e la cura delle composizioni e degli arrangiamenti sicuramente è alta la curiosità per le future uscite del gruppo sperando di sentirne uscire anche la loro identità.
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La recensione ETERE di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-02-08 00:00:00
COMMENTI (1)
Grandi NEBULAE! \m/