NONHOSONNO Trip To Mondo EP 2015 - Strumentale, Electro

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Un viaggio nelle profondità dei mari senza possibilità di riprendere fiato

Un viaggio verso un mondo ignoto ma stranamente vicino e familiare è il leit motiv di "Trip to Mondo", primo lp di 5 tracce del duo elettronico NONHOSONNO.

Il chiaro riferimento del nome della band a una canzone dei Goblin, ci svela anticipatamente quello che potrebbe essere il contenuto dell’album: strumenti liberi di sfogarsi uniti a parti vocali lontane e ridotte al minimo.

Il problema esistenzale sollevato nella title track viene ben presto inabissato dalla calma e dalla profondità delle ritmiche di "Beluga". Ci troviamo sul fondale marino, o meglio all'interno del nostro io. Le onde prodotte dal delay della chitarra sono solamente in superficie: riusciamo a vederle ma ben presto la nostra attenzione viene totalmente catturata dal richiamo del cetaceo che, dolcemente, ci guida alla scoperta del mondo circostante. L’alternarsi di emozioni che ci si potrebbe aspettare all’inizio di un’avventura verso l’ignoto viene inaspettatamente sostituito da una nebulosità eccessiva che rende il territorio circostante poco esplorabile e apparentemente neutro.

Il senso di inquietudine in "Atlantide" è solamente accennato verso la fine della canzone e a poco serve un crescendo che non cancella la bulimia di chorus utilizzata per gran parte del pezzo. La stessa ripetitività si trova anche in "Mielina" dove un jingle armonioso sboccia solo nel finale in un post rock caratterizzato da un synth prepotente e da qualche accenno di dubstep. La medesima struttura e ripetitività viene utilizzata anche per "Velo di Maia" dove troviamo invece l'inserimento della componente acustica che inevitabilmente, seguendo un sentiero percorso in precedenza, sfocia in un climax prevedibile e senza carattere.

Nonostante i buoni propositi e la profondità concettuale, "Trip to Mondo" non porta a temine il proprio obiettivo, rimanendo solo in superficie senza effettivamente esplorare l’abisso sonoro. La presenza di un carattere forte, di punti di svolta ma soprattutto di profondità sonora sono gli elementi di debolezza di un album che scava un solco sulla sabbia che viene neutralizzato dalla prima ondata di tempesta.

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La recensione Trip To Mondo EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-04-27 00:00:00

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