EasyOne Stessa pelle 2016 - Reggae, Hip-Hop, Etnico

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EasyOne è al suo esordio ufficiale da solista con “Stessa pelle”, un viaggio pazzesco a ritmo di reggae, hip hop e inconfondibile spirito meridionale

“Stessa pelle” è il primo album ufficiale di EasyOne, un traguardo più che una partenza, se consideriamo la vasta esperienza artistica pregressa di questo artista di orgoglioso sangue calabrese. Già attivo con i Kalafro e con il collettivo Maad Block (con Dj Daf.Tee e Blo/B), non mancano in questo lavoro solista degli ospiti di spessore provenienti dalla scena rap odierna più apprezzata: primo fra tutti il compianto Primo Brown, poi Clementino, Ensi, Dj Shocca, Mistaman, gli stessi Blo/B e Daf.Tee, Dj Taglierino; dal reggae, Mr T.O. Rootical e Galup.
Nomi che prendono postazione sui beat esattamente dove dovrebbero essere, distribuendosi secondo il proprio stile in questo trittico musicale che celebra l’unione di un reggae estremamente solare con sonorità etniche da un lato e hip hop massiccio, fatto come si deve, dall’altro.

L’etnicità, espressa come incursione di strumenti orientali (voci arabeggianti, flauti indiani) ma anche come senso di appartenenza al luogo d’origine e di identità, è l’elemento portante del disco: l’esperienza dei riddim del reggae e della dancehall è contaminata da una drum-machine rinforzata (“Il mare non ha strade”, “Il mio nome”, “Il tuo spazio”), forte l’evocazione di atmosfere tradizionali; innegabile l’omaggio al patrimonio musicale delle regioni del sud italiano (“Treno del sud”, “Mai sola”). Senza dimenticare il gusto per il classico hip hop beat farcito di scratch e campioni imponenti, incattivito da rime polemiche, efficaci, ironiche e taglienti (“Stessa pelle”, “La tensione sale”, “Ladri di sabbia”) che cambiano forma sul reggae in levare per trasformarsi in ritornelli orecchiabili e pezzi dal ritmo sostenuto e necessariamente da ballare.
Un incrocio di stili coerente con la varietà dei temi del disco che spaziano dalla nostalgia per la propria terra (“Il mare non ha strade”), all’amore per la famiglia e per la motivazione interiore (“Mai sola”, “Never give up”), per un figlio (“Giugno”), all’impossibilità di abbandonare la propria identità e la vicinanza con i propri simili (“Stessa pelle”) e alla voglia di inseguire dei sogni (“Senza una seconda possibilità”).
L’omaggio al meridione e in generale il discorso attorno alla nostra penisola è sui piatti di una bilancia, che soppesano da una parte l’attaccamento nostalgico e dall’altra la critica sociale (“Treno del sud”), politica (“Il tuo spazio”) ed economica (“Ladri di sabbia”) della situazione attuale nel mondo della corruzione, dell’abuso di potere e dello showbiz.
La sensazione alla fine del disco è quella di completezza dell’esperienza uditiva, divertimento e riflessione in sincronia con suoni e argomentazioni eterogenei, una compiaciuta soddisfazione per il tempo dedicato a queste undici tracce in un album poliedrico e ad elevata potenzialità di coinvolgimento. Da non perdere!

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La recensione Stessa pelle di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-10-04 00:00:00

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