Playa Desnuda 10 2016 - Ska, Reggae, Latina

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Un disco variopinto

"10" è il nuovo simbolico disco dei Playa Desnuda. 10 sono gli anni di attività del gruppo, 10 sono gli inediti presenti nel disco, 10 sono gli artisti che hanno collaborato alla realizzazione del booklet. "10", però, ha tre anime, tanto che il disco si potrebbe dividere in tre gruppi a seconda della lingua in cui sono cantati i pezzi.

C'è indubbiamente una matrice comune in levare ma, cambiando lingua, cambiano le contaminazioni e si creano mondi completamente diversi. Iniziamo con l'inglese, col quale si apre il disco. Se si chiudono gli occhi mentre si ascolta "What We Deserve" si immaginano scenari un po' grigiastri. C'è il reggae, ma è sicuramente un mondo vicino ai Madness che, seppur “festaioli”, hanno sempre mantenuto il loro grigiore brit pop e influenze rock. Della stessa pasta è "My Heart is Liar" con la voce di Natalia Molebatsi mentre "Shake the Party" è uno dei pezzi dell'album che mi ha divertito di più in assoluto perché va a rubare un po' di cultura funky e disco anni '80.

Il secondo gruppo è quello spagnolo di cui fa parte "Melancholia", il brano scelto come singolo per lanciare il disco. Qui ovviamente le atmosfere si fanno mediterranee, più calde e vicine ai Mano Negra. Sulla stessa lunghezza d'onda anche "Caminar Sobre Las Nubes" una sorta di invito ad abbandonarsi a desideri e passioni ed in generale a ricercare la strada per la felicità.

L'ultimo gruppetto è quello dei testi in italiano. Qui ci sono tanto i Vallanzaska e gli Africa Unite senza però essere al 100% ska e nemmeno al 100% reggae. I brani migliori "Illusione" e "Sole di Maggio", un pezzo davvero bello sia per il testo sia per la melodia, cantato proprio con Bunna.

Una cosa è certa ascoltando quest'ultimo disco dei Playa Desnuda: sono capaci di districarsi con maestria in tutte le lingue e in tutti i mondi in cui cantano riuscendo a definire benissimo le atmosfere a cui fanno riferimento e da cui prendono spunto. "10" è un disco variopinto in cui spiccano le loro pennellate più colorate ed energiche.

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La recensione 10 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2017-04-03 00:00:00

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