From a Distance From a Distance 2016 - Folk, Acustico, Slow-core

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Chitarra dodici corde, voci sussurrate e pezzi strumentali. From a Distance trascina il pubblico verso sonorità ignote e originali

La sensazione dell'ignoto è ciò che ti abbraccia ascoltando questo disco di From a Distance. Un folk acustico di chiara ispirazione anglosassone ma attraversato da suggestioni che provengono da culture meno occidentali. L'identità del cantautore From a Distance è ancora sconosciuta, ma noti sono i nomi di chi ha collaborato con lui nella realizzazione del disco.
La prima, in ordine di comparsa, è la cantautrice inglese Lou Richards che duetta col misterioso autore in "Jenny", primo singolo estratto dall'album. Dopo una Intro preparatoria, il disco lascia spazio a questo brano, uno dei più notevoli. Voci quasi sussurate e chitarra animano una ballad intima e suggestiva.
L'album prosegue con "The Crossing", brano strumentale dove ha collaborato il polistrumentista francese Haroun Teboul. In questo pezzo le sonorità si fanno più gravi e cupe. Emergono quelle atmosfere provenienti dalla letteratura islamica tanto amata da From a Distance.

Nel brano omonimo al progetto uno splendido violoncello accompagna voce e chitarra, per raccontare la struggente malinconia di un amore segnato dal dolore e dalla lontananza.
C'è spazio anche per melodie più sperimentali come quelle presenti in "Looking for your own face 1": qui il brano acquista una parte ritmica leggermente accennata dalla batteria e la chitarra si mostra corposa grazie al fingerpick e alle pennate decise sugli accordi.

"From a Distance" prosegue con altri tre brani cantanti e suonati: "Come", "Unwavering" e "Looking for your own face 2". Questi seguono la scia dei precedenti mostrando un chiaro gusto verso la musica acustica nella sua accezione più minimalista: chitarra e voce.

É quasi impossibile avvicinare il lavoro di From a Distance con qualcosa di più conosciuto o di già esistente. Questo disco si mostra, da subito, come una cosa completamente nuova e del tutto libera da logiche commerciali.
Sono proprio queste caratteristiche che rendono From a Distance una vera e propria perla per quanto riguarda le produzioni folk acustiche degli ultimi tempi. Anche la scelta di inserire tre tracce completamente strumentali appare coraggiosa e ben riuscita. La qualità del suono e l'originalità di ogni singola melodia sono la chiave vincente di un disco fatto col cuore.

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La recensione From a Distance di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2017-04-03 00:00:00

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