Campos Viva 2017 - Pop, Folk, Elettronica

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"Viva" dei Campos, e lo affermiamo già da ora, è uno dei migliori dischi d'esordio dell'anno

"Viva" è primo lavoro del terzetto toscano/tedesco Campos, uscito per Aloch Dischi, ma non ha nessuno dei meravigliosi difetti delle opere prime. Anzi, per dirla tutta, di difetti non ne ha. Dodici tracce che solcano l’immaginario come pochi altri esordi discografici hanno saputo fare in questo inizio del 2017. Un sound oltreoceanico che fonde sapientemente chitarre e suoni acustici con beat elettronici delicati e mai ingombranti, il tutto valorizzato da una voce statuaria, appena arrochita, che nei vibrati bassi riscalda il ricordo di Jeff Buckley, e si avvicina alla potenza espressiva di Fin Greenall.

Atmosfere da locale dark-folk dello stato dell’Arizona (come in "Cargo Cult") danzano allo stesso ritmo di armonie vocali elaborate e senza dubbio affascinanti. Il disco si apre con la nenia e gli arpeggi di "Am I a Man", un brano che chiarisce fin da subito le intenzioni del disco: chitarre appoggiate, elettronica soft a ritmare e un basso delicato, ma letale nella sua semplicità.

In effetti, è proprio questa la forza di questa band: la semplicità elegante e minimal degli arrangiamenti, che pur restando così lineari non scadono mai nella staticità o nella ripetitività. Il merito non può che appartenere alla maturità musicale dei tre componenti (Simone Bettin, Davide Barbafiera e Dhari Vij), che hanno costruito questa piccola cattedrale nel deserto via etere, spedendosi materiale tra Pisa e Berlino, e chiudendo gli arrangiamenti nei preziosi momenti in cui riuscivano a vedersi di persona.

L’idea che sta alla base di "Viva", a detta della band, è di restituire l’immagine e la sensazione del “moto costante”, del “fluire perpetuo di ciò che ci circonda”. Uno dei brani che meglio incarna questo intento è "Space", che insieme alle già citate "Am I a Man", "Cargo Cult" e alla mesmerizzante "Freedom to Sink", si attesta come uno dei momenti più pregevoli dell’album.
"Viva" è un esordio che già fa sperare ad una lunga e prolifica carriera per i Campos. Da tenere d'occhio assolutamente. 

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La recensione Viva di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2017-03-30 09:00:00

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