VICO dietro il CORO CACCIALLAVOLPE 2017 - Cantautoriale, Folk, Blues

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Serenate e balli folk in un album chiaro e popolare che sa risvegliare le coscienze e indagare sul buio di chi si sporca facendo finta di niente.

VICO dietro il CORO, duo sfacciatamente folk, emerge dal mare genovese con il primo disco intitolato "Cacciallavolpe", compendio in musica di quel che è l'uomo d'oggi, ambizioso narcisista, inconcludente arrabattato.

Filippo e Giovanni, i due musicisti in questione, con pochi strumenti danno forma a 9 storie realisticamente esistite o completamente inventate, una serie di prese d'atto, suggerimenti e demonizzazioni degli errori, per una vita migliore sulle note di chitarre, banjo e armoniche. Anime blues e piedi nel folk cantautorale italiano, in cui De André e Fossati convivono serenamente con Muddy Waters e Tim Wilkins dandosi il cambio in una tracklist ben congeniata anche dal punto di vista dei testi.

L'inizio è veloce e deciso, "Bluspecchio" incalza da subito le coscienze con note malinconiche e cariche di amarezza, quello che si vede nel proprio riflesso è un estraneo che a muso duro ti schiaffeggia senza ritegno per risvegliarti dal torpore interiore. La vita non migliora se non migliori tu, canta Filippo in "Errori, Passioni & Virtù", pezzo sentito ma un po' didascalico, che verso la fine del disco fissa i paletti per un riscatto personale. La "Cacciallavolpe" che ognuno fa, cercando anche quella degli altri per vedere se s'accoppia, è l'ennesimo richiamo in chiave blues al restare uniti.

Abilità sulle corde per questo duo ligure, l'acustica taglia il ritmo con decisione mentre il banjo saltella e si veste un po' col cappello di paglia, un po' da tarantella; assieme creano quella mescola folk che ben abbraccia le tematiche fondanti dell'opera, italianità e dita callose da lavoratori delle piantagioni musicali, i VICO dietro il CORO sono ottimi mestieranti e poeti di mare e di terra.

Leggerezza e metafore più ampie prendono il largo in brani come "Eclissi totale", "Mezzaluna" e "La canzone della sera", vere e proprie serenate struggenti o ninne nanne in cui si parla alla Luna come se fosse una confidente, un'amica sincera, la lampada che illumina un passo dopo l'altro, ma anche una fastidiosa indagatrice che ficca i raggi dove non si vorrebbe e porta a galla ciò che si voleva annegare nel buio della notte.

Seppur con un linguaggio semplice e melodie classiche i VICO dietro il CORO realizzano un'opera prima di gran gusto, molto vicina alla tradizione della canzone teatro, sono quei cantastorie con la giusta dose di volgarità (ovvero molto vicini al popolo) che li rende da subito empatici e amati. Un cantato chiaro e forte, note precise e arrangiamenti scarni, rendono a pieno la nudità della loro musica, tutto è molto vero, l'unico artifizio è nascosto nelle immagini che creano con le parole, ingrediente segreto per non passare inosservati.

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La recensione CACCIALLAVOLPE di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2017-10-18 00:00:00

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