Lilith Le Morte Si rompe il silenzio nel giardino delle mandragole 2017 - Sperimentale, Noise, Industrial

Si rompe il silenzio nel giardino delle mandragole precedente precedente

"Si rompe il silenzio nel giardino delle mandragole" è il disco d'esordio del duo Lilith Le Morte, un appassionante lavoro all'insegna di sonorità cupe e atmosfere mistiche.

Esordio all'insegna dell'horror quello delle Lilith Le Morte. Questo primo lavoro del duo è un sanguinario ma appassionante film girato con le note che, con i suoi scenari cupi e al tempo stesso suggestivi, scava nel profondo dell'animo umano, a caccia del nostro Io più nascosto, quello che un po' temiamo e un po' vorremmo conoscere molto meglio.

Il binomio Alice Cusi-Annalisa Liuzzi va oltre l'industrial. Distorto, quasi esoterico, "Si rompe il silenzio nel giardino delle mandragole" è un viaggio all'interno di se stessi, un viaggio sotto l'effetto di sostanze allucinogene, che inizia con i ritmi serrati e ossessivi di "Onironauti", per poi sfociare nel noise cattivo di "Sangue". Si prosegue con i toni ironici e i continui cambi di marcia di "Subsuttore" e con "Grunge Ballad", vera e propria marcia funebre. Le due emiliane continuano senza pietà con la loro introspezione oscura con l'andatura cadenzata di "A galla" e il vortice di rabbia di "Aut aut". Si giunge alla fine di questo strano e inquietante percorso con "Alberi arsi", brano dalle atmosfere mistiche dominato dalla frenetica drum machine, e con "Preludio", mancata colonna sonora che farebbe brillare gli occhi a David Lynch e che ci fa sperare sia non la fine ma l'annuncio di un inizio per le Lilith Le Morte. La speranza dell'arrivo di un altro intimo, visionario viaggio.

Acido, sperimentale, coraggioso. Con lo zampino della bassista degli stravaganti Putan Club Gianna Greco e di Matteo Rosestolato, batterista della Paolino Paperino Band, le Lilith Le Morte intraprendono un sentiero pericoloso già intrapreso da colleghe come Lili Refrain, arrivando alla meta e riuscendo perfettamente nel loro intento.
Un disco che con le sue sonorità feroci ma in qualche modo oniriche ci guida alla ricerca di un lato di noi inesplorato, con cui prima o poi dovremo fare i conti.
Concedetevi una passeggiata nel giardino delle mandragole delle Lilith Le Morte, una passeggiata all'insegna di una musica all'avanguardia, di un tetro ma stranamente caldo abbraccio musicale.

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La recensione Si rompe il silenzio nel giardino delle mandragole di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2017-10-10 00:00:00

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