Danny Trent Two Homes 2018 - Strumentale, Country, Acustico

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Folk, dunque, è, nell'intimo, questo bel disco di Trent, a testimonianza, tra l'altro, di una musica che non muore mai e che non ci stanchiamo mai di ascoltare

Questo disco mi ha riportato indietro ai tempi in cui mi piaceva ascoltare e riascoltare la musica di John Fahey, Leo Kottke, Stefan Grossman, Jorma Kaukonen, John Renbourn, John Martin, tutti assi della chitarra acustica e padroni di una tecnica esecutiva molto utilizzata nella musica anglosassone fondata sull'uso pressoché esclusivo delle dita (cioè senza plettro) per pizzicare le corde: quella del fingerpicking.
Danny Trent è al disco d'esordio dedicato interamente, appunto, al fingerpicking. Italiano di Bari, diplomato in chitarra classica presso il Conservatorio della sua città, Trent dimostra di avere una tecnica chitarristica di tutto rispetto e la sua musica, carica di suggestioni, appare gradevolissima all'ascolto. "Two homes", questo il titolo del disco, ci è peraltro sembrata intitolazione azzeccata e molto espressiva, in grado com'è di rappresentare le dualità che caratterizzano almeno parte dell’esistenza e dell’essere artista del musicista pugliese (è come se l'origine italiana di Trent venisse contrapposta alla sua "anima" musicale anglo-americana, come se le sue origini di chitarrista classico dovessero fare invece i conti con il suo presente di musicista traditional & folk). Folk, dunque, è, nell'intimo, questo bel disco di Trent, a testimonianza, tra l'altro, di una musica che non muore mai e che non ci stanchiamo mai di ascoltare perché sta alla base di parecchio di ciò che musicalmente parlando circola oggi. Ma anche blues, rag time e jazz di New Orleans è possibile ascoltare tra i solchi del disco di Danny. Tre i pezzi di altri reinterpretati dal barese: "V to B or not to B" e "Guitar Rag", rispettivamente di Chet Atkins e Merle Travis, due tra i piu grandi chitarristi acustici americani, e "Tu vuò fa l'americano", qui in una versione veramente spumeggiante, di Renato Carosone. Sia detto a beneficio degli appassionati di chitarre: nell'album Danny suona quasi esclusivamente una Maton EBG808TE. In "Love Thoughts" utilizza una Taylor 214E.

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La recensione Two Homes di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2018-08-22 00:00:00

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