Pentothal Super Cinico Club 2018 - Pop, Indie, Electro

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Chimici o alchemici? Questo è il dubbio per i Pentothal in "Super Cinico Club"

Certo che se chiami un pezzo "Serotonina" nel 2019 (o giù di lì) l'idea è quella di suonare, dannatamente, contemporanei. Beh, in questa canzone che apre il loro "Super Cinico Club, i Pentothal ce la fanno e ce la fanno anche di brutto. Infatti Serotonina, per noi LA canzone di questo disco, funziona alla grande e potrebbe essere utilizzata benissimo in qualche film indipendente italiano con protagonisti un gruppo di ventenni. Ammesso e non concesso esista una sceneggiatura un minimo credibile in tal senso. Credibili invece lo sono i palermitani, con quegli intagli nu-soul che, qua e là, traspaiono nelle loro trame sonore, che si contraddistinguono per arrangiamenti sempre molto pettinati ed eleganti.

Ecco, sì, questo disco è un disco pettinato e come tutti i dischi pettinati c'è molto più fumo che arrosto, ce ne rendiamo conto ma, per lo meno, l'odore di questo fumo è proprio buono. Quindi anche in canzoni come "Truffaut" o "Villa Borghese" (i titoli più hipster della storia, ok) le cose funzionano bene, sempre in bilico tra la chimica, ovvero un approccio più ragionato alla musica, e uno alchemico, cioè prendere le cose come vanno e lasciarsi trascinare dai sentimenti. O dalla magia fate voi. I Pentothal non hanno ancora scelto e neppure noi sappiamo se li preferiamo nella variante "piccolo chimico" o "apprendista stregone". Nel dubbio ci ascoltiamo ancora una volta "Super Cinico Club".

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La recensione Super Cinico Club di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-03-27 15:47:45

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