Alberto Almas L’Amor Te 2018 - New-Wave, Industrial, Dark

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Più oscuro della stessa oscurità: siete pronti a perdervi dentro "L'Amor Te"

Più che ad un altro artista o band, in "L'Amor Te" Alberto Almas ci ha fatto ricordare, praticamente all'istante, le atmosfere e le suggestioni, anche temporali, della serie Netflix Dark. L'avevamo scritto qualche tempo fa qui  e lo ribadiamo ora. Ecco da questo presupposto è quindi importante partire per la ricognizione di un album sperimentale e per certi aspetti inquietanti, contraddistinto da una no-wave oscura e agglutinante, che l'artista veneto esprime attraverso otto tracce nominate, giustappunto, con il loro numero romano di riferimento. Prendete, ad esempio, "II" e avrete già sul tavolo tutti gli elementi cardine dell'opera che però, negli altri pezzi, vengono declinate sempre con piccole, ma decisive, differenze. Se in "II" è l'elemento oscuro a dominare, in "III" è quello lirico, da cavalcata di synth ad essere più evidente, dandoci ancora di più la sensazione di essere, letteralmente, dentro una serie televisiva. Avrete capito, come anche lo stesso artista tende a ricordarlo direttamente da quanto scrive nel web descrivendosi come "Il cantautorato italiano che si scontra con il synthpunk e la nowave piu lancinante", non è un disco semplice questo e non sempre dal punto di vista testuale è così ispirato. Tuttavia il lato più nero della pece che Almas riversa nelle sue composizioni ha un grande merito: ha un fascino oscuro che non lascia indifferenti, magari tormentati, questo sì, ma non riuscirete a volgere la testa (e le orecchie) dall'altro lato. 

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La recensione L’Amor Te di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-04-09 08:18:57

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