LUZ Encelado 2019 - Jazz

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La musica visiva dei LUZ colpisce ed evoca spazi lontani.

Solitamente è la musica ad essere composta per le immagini, ma coi LUZ sembra che siano le note ad esigere un commento visivo. 

I brani di "Encelado" evocano atmosfere e situazioni sonore che riescono a materializzarsi nella mente dell'ascoltatore. Per essere un album interamente strumentale comunica molto più di diversi testi, portandoci all'interno delle realtà immaginate dai tre musicisti.

Musicisti con un'ottima tecnica che si presentano in una formazione in linea con la tradizione del trio jazz, ma allo stesso tempo diversa da ciò che ci si potrebbe aspettare.
Già solo la presenza della chitarra al posto del pianoforte, solitamente strumento leader di questo tipo di formazioni, è un forte segnale, certo non originale, ma comunque importante, perchè il sound dei LUZ si costruisce proprio sulla frenesia della chitarra. Non avendo la tipica polifonia pianistica, è la chitarra a trainare la melodia dei brani, raccogliendo tutta la tradizione della chitarra jazz, e Giacomo Ancillotto sa bene come passare da arpeggi ciclici ipnotici a riff più articolati e a suoni più sperimentali o anche ritmici, andando a fare fronte comune con i due compagni d'arte.

In "Encelado" i LUZ esprimono il loro stile e la loro coesione sonora, regalando un album formato da spazi e mood diversi. Personalmente, i brani più interessanti risultano essere quelli più sperimentali, come "Hum", in cui la qualità dei tre artisti è avvalorata anche dal loro coraggio. 

La speranza è quindi di sentire un album futuro (che è d'obbligo dopo un buon prodotto come questo) in cui riescano ad osare ancora di più, allontanandosì da quella parte di tradizione che in alcuni momenti è ancora un po' troppo presente.

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La recensione Encelado di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-05-18 20:18:08

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