Dimh project FROM HELL TO A STATE OF GRACE 2019 - Rock, Progressive, Hard Rock

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Hard rock e prog di 40 anni fa torna a ruggire nelle composizioni di Maurizio Amato che propone un disco dinamico ma coraggiosamente fuori dal tempo

Benché sia uscito lo scorso anno, il nuovo album del Dimh Project, “From Hell To A State Of Grace”, è idealmente proiettato nell’hard rock, nel prog e nell’heavy metal degli anni 80. Diciamo subito che quindi questo disco è rivolto ad una specifica cerchia di appassionati e nostalgici di queste sonorità, al di fuori della quale potrebbe avere difficoltà a collocarsi in quest’epoca.

Anima di questo progetto, nonché voce e basso, è Maurizio Amato, artista di origini pugliesi nel quale batte un cuore rock che solo di rado spinge sul pedale del metal, mantenendo le sue composizioni energiche pur preferendo la melodia alla potenza d’impatto e le tastiere ai ruggiti delle chitarre distorte. Riprendendo spesso in maniera piuttosto fedele le sonorità e gli arrangiamenti dei capostipiti del genere, il Dimh Project ne genera quindi una propria versione leggermente più morbida, come conferma anche la vasta frequenza di ballad e pezzi lenti (dalla romantica “A night in Trogir” all’elegante “Bad thoughts of a good guy” fino alla stessa title-track), che si alternano spesso a canzoni cariche d’adrenalina, come l’iniziale “Spread the terror” o “It’s a big fool”. I momenti migliori del disco restano però l’oscura “She’s back again” e “I’m not perfect”, con il suo splendido bridge strumentale che mette in evidenza il virtuosismo dei musicisti.

Un disco ben strutturato e dinamico, sebbene, come si diceva all’inizio, volutamente e coraggiosamente fuori dal tempo.

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La recensione FROM HELL TO A STATE OF GRACE di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-05-14 19:41:02

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